Durante la finale dell`ATP 500 di Tokyo, il numero uno del mondo Carlos Alcaraz ha dato vita a un momento di tensione senza precedenti con il giudice di sedia, Fergus Murphy, contestando aspramente la gestione dello shot clock.
L`esordio vincente di Alcaraz a Tokyo
Nella finale dell`ATP 500 di Tokyo, Carlos Alcaraz si è assicurato il primo set contro Taylor Fritz con il punteggio di 6-4. Lo spagnolo ha ottenuto il break decisivo nel nono gioco di un parziale combattuto e risolto da pochi punti chiave. Il numero uno del ranking mondiale, reduce dal trionfo agli US Open contro Jannik Sinner, ambisce a conquistare il suo ventiquattresimo titolo nel circuito maggiore.
La rabbia di Alcaraz contro il giudice di sedia: il motivo della discussione
Malgrado il vantaggio nel punteggio, Alcaraz ha mostrato segni di insofferenza. Durante un cambio di campo, lo spagnolo si è scagliato contro il giudice di sedia, Fergus Murphy, accusandolo di aver attivato lo shot clock con eccessiva fretta dopo la fine di un punto.
“Credi sia accettabile che io chiuda un punto a rete e non abbia nemmeno il tempo di recuperare le palline per il servizio?”, ha esclamato il numero uno al mondo, aggiungendo in tono polemico: “È palese che tu non abbia mai impugnato una racchetta in vita tua!”
Un episodio che ha acceso il dibattito sulla gestione dei tempi di gioco e sulla pressione a cui sono sottoposti gli atleti in campo, mettendo in evidenza la forte personalità e l`ardente desiderio di giustizia sportiva del giovane campione.