Il mondo arbitrale francese è nuovamente sotto i riflettori delle critiche. Al centro del dibattito, in particolare, la conduzione di gara della partita Lille-Lione, commentata duramente da Daniel Riolo, noto editorialista di RMC Sport. Riolo ha espresso la sua profonda insofferenza: “Sono esasperato dall`arbitraggio in Francia. Non tollero più la facilità con cui vengono estratti i cartellini rossi, né il fischio sistematico per ogni minimo contatto. Questo è evidente, come abbiamo visto in Lille-Lione, dove tali interruzioni frammentano il gioco e, ironicamente, possono avvantaggiare squadre che adottano tattiche difensive, come il Lione in quel frangente. Non si tratta di puro regolamento; oltre alle dodici regole fondamentali del calcio, dovrebbe prevalere un approccio basato sull`adattamento e sul pragmatismo”.
A suo avviso, “Sono direttive impartite dagli uffici a decidere se sventolare cartellini rossi con rapidità o meno, o se interpretare il gioco in un certo modo. Manca quello `spirito` di flessibilità e adattamento che l`arbitraggio francese sembra aver smarrito, e la cosa mi logora e mi annoia profondamente”. Le critiche di Riolo si sono poi indirizzate verso Mickaël Landreau, ex portiere ora consulente sportivo e portavoce del settore arbitrale, al quale ha posto una domanda provocatoria: “Vorrei chiedergli apertamente: `Credi che questo sia il modo più efficace di dirigere una partita?`.”
Riolo ha precisato: “Non intendo accusarlo di inefficacia, né affermare che gli arbitri siano inutili; il punto non è questo, in quanto gli ufficiali di gara sono chiamati ad applicare le direttive che ricevono. Tuttavia, sarei curioso di conoscere la sua opinione riguardo a un`impostazione arbitrale differente, meno incline a esibire cartellini rossi e a interrompere il gioco per ogni leggero contatto”.
Matteo Rinaldi 
Lorenzo Valli