Sab. Set 6th, 2025

Armani e l’Olimpia Milano: Un Amore Mai Rimpianto, Nemmeno Nelle Sconfitte

Un ingresso nel mondo del basket dettato dalla passione, non dalla ricerca di fama, che ha lasciato un segno indelebile.

Non tutti possiedono l`arte di amare, ma Giorgio Armani, senza dubbio, la conosceva bene. “La mia incursione nel basket è stata motivata dall`amore per la squadra, per uno sport che coinvolgeva profondamente mio fratello Sergio e mia sorella Rosanna, e per la città di Milano”, ha affermato. “Non ho mai avuto rimpianti, neanche nei periodi iniziali, quando le vittorie scarseggiavano”.

Una Passione Profonda

L`impegno di Armani con l`Olimpia non era mosso dalla sete di successo o di ulteriore fama, che già possedeva ampiamente nel mondo delle sue celebri passerelle. Era qualcosa di più intimo e significativo: la pura bellezza dello sport. “Lo sport”, soleva dire, “conserva intatta la capacità di emozionare e sorprendere, perché è autentico; un campo dove l`impegno si traduce visibilmente in sforzo e risultati concreti”. Armani, che ha vissuto 91 anni con un`eleganza innata e una disinvoltura ammirevole, dopo un`esistenza dedicata alla bellezza e alla condivisione, vedeva nello sport richiami simili a quelli della moda. “Oggi i due mondi condividono molto”, rifletteva. “Personalmente, ritengo che nella moda il connubio tra eleganza e performance rappresenti il futuro”.

Una Missione di Regalità e Dolcezza

Armani percepiva il suo coinvolgimento come una missione, da perseguire con la sua tipica grazia e magnanimità. “Unire comfort ed eleganza, eliminando gli eccessi, è sempre stato il mio traguardo, sia come stilista che come persona”, affermava. Questa filosofia l`aveva ritrovata nell`Olimpia. Seduto in prima fila al Forum, osservava, rifletteva e gioiva. Il suo ingresso nella pallacanestro avvenne nel 2008, quando il club versava in difficoltà. Decise di intervenire perché, come diceva, “ne aveva veramente bisogno”. Aggiungeva: “Il mio desiderio era offrire alla città e ai tifosi un progetto degno della storia di questo glorioso club. Non avrei mai immaginato l`entità dell`impegno richiesto”. Era una battuta, poiché, avendo dedicato la vita alla riflessione, alla progettazione e alla creazione, il valore del sacrificio gli era ben noto, proprio come quello necessario per raggiungere la vittoria nello sport. “Ci sono voluti anni di sforzi, strategie mirate e una fiducia incrollabile per riportare al vertice la squadra più amata, seguita e titolata del basket italiano”.

Il Ritorno allo Scudetto

Nel giugno 2014, dopo diciotto anni di attesa, l`Olimpia riconquistò lo scudetto. Armani rammentava spesso quel giorno di euforia: “Una delle emozioni più intense della mia esistenza. I tifosi, in un`esplosione di gioia, invasero il campo, tra risate, lacrime e cori”. Milano trionfò contro Siena, in una partita entrata nella storia per “The Shot”, il memorabile tiro all`ultimo secondo di Curtis Jerrells. Ma al di oltre le singole vittorie, il filo conduttore dei suoi successi era la sua straordinaria, quasi unica, capacità di unire le persone. Un talento che aveva dimostrato con la moda, creando abiti-gioiello, e che nello sport non fu da meno.

Armani e le Emozioni sul Parquet

Armani incarnava le emozioni che sapeva infondere, anche sul campo da gioco. “Le partite di basket sono avvincenti, ricche di azione e dinamismo”, osservava. “Mettono in risalto lo spirito di squadra, l`atletismo e un gioco rapido e divertente”. Il suo lungo cammino con l`Olimpia è scandito da risultati impressionanti: 6 scudetti (l`ultimo nel 2024), 4 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane. Le vittorie, secondo lui, “sono il culmine di un impegno quotidiano. Sono profondamente orgoglioso della dedizione costante della squadra. Mi piace credere che trionfiamo nel modo giusto, uniti, proprio come gridano i giocatori prima di scendere in campo”.

Non Solo Genio: Sacrificio e Amore

L`errore comune è credere che il genio sia sufficiente. Per Armani, però, non era così. Sacrificio, talento e dedizione: questi i pilastri che il basket, specialmente sotto la sua guida, ha sempre elevato. Ma su tutto, a muovere ogni cosa, c`è sempre stato l`amore. A chi gli domandava se avesse mai desiderato essere un pittore, Armani rispondeva di aver realizzato solo tre opere nella sua vita. “Tre ritratti: mia pronipote Maria Vittoria, una persona conosciuta in gioventù e un nobile del Quattrocento. Li conservo con estrema cura e affetto”, raccontava. E aggiungeva: “Il mio solo rimpianto è aver dedicato troppe ore al lavoro e non abbastanza tempo ad amici e familiari”.

Investimenti e Stabilità: L`Equilibrio Ritrovato

Con l`Olimpia, tuttavia, aveva trovato una sorta di equilibrio, anche attraverso ingenti investimenti: si stima che durante la sua gestione Armani abbia destinato oltre 200 milioni di euro al club. Una somma significativa che ha sempre simboleggiato la profondità del suo affetto e la solidità economica che ha saputo conferire alla società. Quando gli chiesero se avesse mai assistito a una partita di basket prima dell`era Olimpia, Armani rispose con il suo consueto sorriso illuminante: “Sì, ai tempi della Borletti, negli anni Sessanta: tutta la Milano bene frequentava le partite, soprattutto per ammirare tre affascinanti e alti giocatori che attiravano le signore milanesi dell`epoca”. Il suo stile era misurato, sereno, regale: mai eccessivo, sempre intriso di charme.

L`Emozione in Diretta TV

Nel 2023, in occasione del trentesimo scudetto dell`Olimpia, si concesse un`emozione in diretta TV, pur mantenendo il suo consueto garbo. “Per la prima volta nella mia vita, provo una felicità così palese”, dichiarò. “L`emozione suscitata dagli applausi del pubblico, in un Forum straripante, è davvero unica. Una `medaglia` interessante, perché qui non c`è di mezzo la moda, e questo mi piace particolarmente”. Si paragonava a un playmaker, sia nel basket che nel suo ambito lavorativo. “Il mio scopo iniziale era affermare la mia visione e vestire le persone. In un certo senso, quell`idea è ancora valida oggi”, affermò.

L`Omaggio dei Rivale e un Pubblico Entusiasta

Negli ultimi anni, la rivalità per il titolo di Serie A si era intensificata con la Virtus, i cui rappresentanti hanno voluto tributargli un messaggio di omaggio, un gesto emulato da molti, anche nel mondo del basket. Armani amava sottolineare che l`Olimpia apparteneva a tutti; chiunque poteva provare un affetto sincero per quei colori e quelle vicende. “Inoltre”, faceva notare, “il 40% del pubblico dell`Olimpia è composto da donne. Credo che questo contribuisca a creare un`atmosfera particolarmente entusiasta e vivace”.

Il Collare d`Oro e l`Amore per lo Sport

Alla cerimonia del Collare d`Oro del CONI, un riconoscimento prestigioso per gli sportivi, Armani si mostrò divertito. “Da giovane, reduce dalla guerra, le palestre erano ambienti rudimentali, con corde, cavalli e spalliere”, raccontò. “Progressivamente ho imparato ad apprezzare lo sport, comprendendone l`autenticità. Sebbene abbia poi intrapreso altre strade, mi sono `vendicato` dedicandomi allo sport a modo mio: vestendo gli atleti e investendo ingenti somme in una squadra di basket. Sono orgoglioso e un po` commosso”.

Il Basket Italiano Trasformato

Era solito provocare i media, lamentando che “del basket non si parla abbastanza”. Eppure, il basket italiano è stato profondamente trasformato da lui, ritrovando il suo splendore. Sotto la sua guida, l`Olimpia ha inaugurato una nuova era, ridiventando per anni un punto di riferimento nella pallacanestro italiana ed europea. L`impegno di un imprenditore del calibro di Armani, che ha elevato il club a modello di eccellenza aziendale, ha spinto anche gli altri team a innalzare i propri standard organizzativi e di investimento. “Ho sempre amato lo sport, al punto da integrarlo nel mio lavoro”, affermava. “Credo fermamente nel potere positivo della competizione”. Ambasciatore del basket, promotore di progetti giovanili e instancabile curatore dei dettagli. Dopotutto, come ha rivelato al Financial Times, “la mia maggiore debolezza è che ho il controllo su tutto”. Questa filosofia si è manifestata anche nel basket e con l`Olimpia. La sua grande forza, ribadiva, risiedeva nella “capacità di credere nelle mie idee e nella determinazione, a volte testardaggine, di realizzarle”.

Un Club Europeo nell`Arena NBA

Nel 2015, l`Olimpia Milano fece storia diventando il primo club europeo a giocare in un`arena NBA contro un`altra squadra europea, il Maccabi, e il primo club italiano a trionfare al leggendario Madison Square Garden, tempio del basket americano. Sotto la sua egida, il club accolse grandi allenatori e giocatori di eccezionale talento, figure severe ma altamente competenti. Armani nutriva una particolare stima per Mike D`Antoni. Tuttavia, confessava, “da tifoso dell`Olimpia, il mio giocatore preferito è sempre stato Dino Meneghin. Oggi rivedo le sue qualità in Nicolò Melli e Kyle Hines”.

Il Quintetto Ideale e l`Ammirazione per Messina

Solo un anno fa, in un`intervista alla Gazzetta dello Sport, si cimentò nella composizione di un quintetto ideale. “Sono legato a molti giocatori e preferisco non fare distinzioni”, spiegò. “Tuttavia, tra coloro che non militano più con noi, ricordo Sergio Rodriguez, per la gioia che trasmetteva e per le sue vittorie successive, e Gigi Datome, la cui decisione di ritirarsi dopo aver conquistato lo scudetto come MVP dei playoff l`anno precedente ho molto ammirato. E non posso non menzionare Nicolò Melli, arrivato giovanissimo e pilastro del nostro team da otto anni: è l`anima del gruppo”. Riguardo a coach Messina, Armani lo definiva “un autentico leader”. Anzi, aggiungeva che Messina “interpreta lo sport esattamente come io intendo il mio lavoro di squadra nella moda. Possiede carisma e una passione immensa, e sa come unire gli atleti, spingendoli a dare il massimo in campo”. Gli si domandava spesso se prediligesse lo scudetto o l`Eurolega, come se si potesse scegliere tra due vette così alte. Lui rispondeva con un sorriso, trovando sempre le parole perfette: “Il cielo è il limite. Perché, quindi, non ambire a entrambi i riconoscimenti? Non intendo porre limiti alla squadra”.

By Lorenzo Valli

Lorenzo Valli abita a Bologna e si dedica alle notizie sportive italiane. Specializzato in volley e automobilismo, sa unire dati e emozioni nei suoi articoli.

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