La questione più pressante nel mondo del tennis è se Novak Djokovic riuscirà a conquistare il suo 25° titolo Slam. Secondo Boris Becker, in un`analisi rilasciata sul podcast di Andrea Petkovic, il principale ostacolo per il campione serbo, ormai trentottenne, risiede nella necessità di superare avversari del calibro di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Questo scenario, prosegue Becker, si è già manifestato a Wimbledon, un torneo che a suo avviso rappresentava la migliore chance per Djokovic di raggiungere il suo venticinquesimo Major. L`ex campione tedesco sta esaminando le prospettive a breve termine del fuoriclasse balcanico nel circuito professionistico.
Becker: “I Numeri di Djokovic a Wimbledon Sono Assurdi”
L`ex stella del tennis tedesco, vincitore dei Championships nel 1985, 1986 e 1989, ha poi aggiunto: “È fondamentale ricordare che Djokovic ha trionfato a Wimbledon per sette volte e ha raggiunto le semifinali ben quattordici volte; cifre straordinarie, quasi incredibili.” Becker ha anche evidenziato la recente lesione subita da Djokovic contro Flavio Cobolli nei quarti di finale, sottolineando come a 38 anni il rischio di infortuni sia notevolmente maggiore.
Becker Esalta Sinner: “È un Djokovic 2.0” e Affonda Nole
Becker, soprannominato “Bum Bum” e vincitore di titoli a Melbourne (1991, 1996), New York (1989) e alle ATP Finals (1988, 1992, 1995), ha poi tessuto le lodi dell`attuale numero uno al mondo: “Sinner ha dimostrato di essere il giocatore superiore in semifinale. A mio parere, rappresenta una versione evoluta di Djokovic, e credo che Novak ne sia consapevole.” Becker ha proseguito esprimendo soddisfazione per il raggiungimento di un`altra semifinale importante da parte di Djokovic, ma ha immediatamente sollevato un dubbio cruciale: “Sarà sufficiente per lui? Continua a giocare con l`obiettivo del 25° Slam.” In conclusione, l`ex tennista tedesco si è mostrato implacabile riguardo al destino sportivo di Djokovic: “Quanto è realistico che possa davvero riuscirci? Il tempo a sua disposizione si sta esaurendo.” Una tale affermazione è destinata a generare ampio dibattito.