Il nuovo tecnico dell`Inter, Cristian Chivu, sta cercando di imprimere una svolta, chiedendo ai giocatori chiave un gioco più diretto e meno elaborato. Sebbene i risultati sul campo non abbiano ancora pienamente riflesso questa intenzione, il club continua a sostenerlo, consapevole che un vero cambiamento richiede tempo.
Cristian Chivu, con la sua esperienza e resilienza forgiata anche da momenti difficili, non permetterà che un passo falso iniziale a San Siro alteri la sua visione per l`Inter. Nonostante l`imminente e impegnativa sfida contro la Juventus, che potrebbe portare i nerazzurri a un divario di sei punti in classifica, il tecnico rumeno mantiene ferma la sua strategia, pienamente supportata dalla società. La sua priorità è rivitalizzare i giocatori di punta, a partire da Calhanoglu, ancora fulcro della manovra, fino a Frattesi, che cerca una collocazione stabile nel sistema nerazzurro. Questo processo include anche l`introduzione graduale di giovani talenti e una reinterpretazione del modulo 3-5-2.
La Rivoluzione di Chivu: A Metà Strada tra Eredità e Futuro
Verso una Nuova Identità
Né Chivu né la dirigenza temono ulteriori intoppi in questa fase di transizione. La metamorfosi da Inzaghi a Chivu è un processo complesso: l`Inter sta evolvendo, ma la sua nuova forma non è ancora quella definitiva immaginata dal tecnico. Il tempo è un fattore cruciale, poiché sradicare abitudini consolidate in quattro anni richiede pazienza. Nonostante ciò, la fiducia nel completamento del percorso è alta. Tuttavia, la recente sconfitta contro l`Udinese ha accelerato l`urgenza di vedere progressi concreti.
Nessuna Rivoluzione Drastica
La recente sconfitta contro l`Udinese non ha spinto l`Inter a optare per cambiamenti radicali, poiché sconfessare la propria filosofia al primo ostacolo sarebbe controproducente. Nonostante le criticità evidenziate, non ci saranno interventi drastici. La squadra di Chivu manterrà la sua struttura, con i veterani chiamati a un cambio di mentalità: dovranno adottare un approccio più aggressivo e verticale, pur rimanendo nel tradizionale 3-5-2 ereditato da Inzaghi. Anche giocatori come Calhanoglu, reduce da un`estate complessa e ancora lontano dalla sua forma migliore, sono inclusi. Nonostante il suo ritardo di condizione fosse evidente nell`ultima partita, la sua importanza nel nuovo sistema di Chivu rimane intatta. Il tecnico lo considera il perno ideale per avviare rapidamente l`azione offensiva. Sarà fondamentale, tuttavia, che lui e i suoi compagni di reparto mostrino maggiore determinazione nella fase difensiva.
Efficacia e Direttività
La principale sfida attuale è eliminare una certa tendenza alla leziosità e all`eccessivo possesso palla sterile. Chivu mira a un gioco più rapido e con traiettorie più dirette, un compito affidato in particolare al reparto delle mezzali. Nuovi acquisti come Sucic puntano a affiancare Barella, e i 25 milioni investiti nel francese Diouf sono destinati a tradursi in prestazioni in campo. Sebbene Mkhitaryan e Zielinski (ora in piena forma) abbiano perso posizioni nelle gerarchie, la loro esperienza sarà preziosa nelle rotazioni. In questo contesto, Frattesi rischia di faticare a trovare il suo spazio ideale. Sebbene Chivu lo veda come un attaccante aggiunto dietro le punte, l`attuale mancanza di un centrocampista difensivo puro (un “mediano protettore” alla Koné) rende indispensabile l`impiego dei tre centrocampisti tradizionali. Pertanto, Frattesi dovrà competere per un posto come mezzala e difficilmente giocherà come trequartista avanzato, ripresentando una situazione che in passato gli aveva creato frustrazione. Chivu è determinato a integrare Frattesi nel suo progetto, affrontando questa come una delle tante sfide. Il tecnico, ispirato dalla filosofia del suo mentore Mourinho, è pronto a progredire, non a indietreggiare.