L`allenatore romeno ha delineato la sua visione e le sfide che attendono la squadra dopo la sconfitta con l`Udinese, puntando a un cambio di mentalità e tattiche.

Cristian Chivu ha lasciato San Siro dopo la partita contro l`Udinese, rilasciando dichiarazioni in sala stampa che celavano messaggi importanti. Ha sottolineato la difficoltà di modificare abitudini consolidate nel tempo e la necessità di trasmettere le proprie idee ai giocatori attuali. Inoltre, ha espresso l`intenzione di eliminare “qualche difettuccio” nella gestione del gioco. Queste affermazioni, tipiche di un allenatore astuto e attento, suggeriscono un chiaro messaggio: Chivu è da poco alla guida della squadra, c`è molto lavoro da fare, e le lacune attuali non sono novità ma aspetti da correggere con impegno.
La Difesa Sotto la Lente d`Ingrandimento
Un aspetto critico emerso è la fase difensiva. L`Inter ha subito un gol a causa di un errore individuale, questa volta da parte di Bisseck, che ha esitato troppo nel chiudere su Atta e ha sbagliato la postura del corpo. Sebbene Bisseck abbia avuto una stagione costellata di sviste, è riduttivo focalizzarsi solo su di lui. Il gol dell`Udinese è scaturito da una palla persa dall`Inter sulla fascia sinistra al 40° minuto: un passaggio impreciso di Bastoni a Thuram ha permesso all`Udinese di innescare la transizione offensiva. Questo evidenzia un`ingenuità nella costruzione del gioco e la fretta di cercare l`affondo, una tendenza spesso vista in Bastoni. Da qui, l`allusione di Chivu ai “difettucci nella gestione”. Il tecnico romeno sta cercando di infondere i suoi principi – riaggressione, pressing alto e ricerca della profondità – in una squadra abituata a schemi consolidati da quattro anni.

L`Adattamento Modulare e la Nuova Mentalità
Le consuetudini tattiche dell`Inter sono ben note e, sebbene abbiano portato a grandi successi come due finali di Champions e uno scudetto, la squadra è sempre stata identificabile con un unico modulo: il 3-5-2. Chivu si propone di introdurre un concetto di fluidità tattica, con la capacità di variare lo schema a partita in corso. Contro l`Udinese, sotto 2-1 negli ultimi venti minuti, ha sperimentato sia il 3-4-2-1 sia il 4-2-4, schierando Esposito dietro la coppia d`attacco (ThuLa) e mettendo in campo tutte e quattro le punte, con Thuram e Bonny sulle fasce. Tuttavia, queste modifiche non hanno prodotto risultati immediati. Sarà necessario del tempo per radicare questa nuova mentalità in un gruppo di giocatori abituati a un approccio diverso.