Sab. Ott 4th, 2025

Conte loda la maturità del Napoli e difende De Bruyne dopo la vittoria in Champions

Di Salvatore Malfitano — 1° ottobre 2025 – NAPOLI

Antonio Conte, allenatore del Napoli, reagisce durante la partita di UEFA Champions League tra Napoli e Sporting Lisbona

Antonio Conte, allenatore del Napoli, reagisce durante la partita di UEFA Champions League tra Napoli e Sporting Lisbona allo stadio Diego Armando Maradona a Napoli, il 1° ottobre 2025. (Foto di Alberto PIZZOLI / AFP)

Una vittoria in Champions League è stata il balsamo perfetto per superare l`amarezza della sconfitta contro il Milan. Antonio Conte ha espresso grande soddisfazione, sottolineando il valore dello Sporting, campione di Portogallo e avversario di notevole spessore. “Abbiamo dimostrato di essere una squadra, superando difficoltà ed emergenze,” ha dichiarato il tecnico. Ha evidenziato come la linea difensiva sia stata completamente rinnovata rispetto alla stagione precedente, con Milinkovic-Savic in porta, e come tutti, inclusi i subentrati, abbiano offerto una prestazione eccellente. Nonostante il rammarico per i due gol subiti a Milano, Conte ritiene che quella sconfitta abbia infuso nel gruppo una “cattiveria” agonistica fondamentale per affrontare un avversario di tale qualità.

Il caso De Bruyne

Non poteva mancare un commento su Kevin De Bruyne, autore di due assist e al centro delle discussioni dopo la sua reazione alla sostituzione a Milano. Conte ha elogiato il belga: “Kevin, a differenza di altri otto nuovi acquisti, porta con sé un bagaglio di esperienza consolidata, avendo giocato ad altissimi livelli per dieci anni al Manchester City.” Ha ribadito l`importanza che ogni giocatore si metta al servizio della squadra con la massima dedizione, poiché la combinazione di attenzione e qualità è ciò che eleva il livello generale. “Non ho nulla da rimproverargli,” ha affermato Conte, descrivendolo come un professionista serio e impegnato. Il tecnico ha poi spiegato che le decisioni sulle sostituzioni sono dettate dalla volontà di vincere, accettando le interpretazioni mediatiche, ma sottolineando che l`intera squadra deve operare in armonia in tutte le fasi di gioco.

L`amarezza per il Milan

Ripercorrendo la sfida di San Siro, Conte ha riconosciuto che, sebbene la prestazione generale non sia stata negativa, i due gol subiti sono frutto di situazioni in cui la squadra avrebbe dovuto fare di più. “Abbiamo analizzato questi momenti per trarne insegnamenti costruttivi,” ha detto. Ribaltare un passivo di due reti a San Siro è arduo, ma Conte ha evidenziato un passo avanti: “Anche in parità numerica, abbiamo comandato il gioco, a differenza dell`anno scorso quando vincemmo 0-2 ma il Milan dominò gran parte dell`incontro.” Questo indica una maggiore maturità nella gestione della partita. Tuttavia, ha avvertito che è cruciale non perdere “la cattiveria e la sana paura di subire gol” che spinge i giocatori a ripiegare con la dovuta intensità. L`immagine di Leao inseguito da sette giocatori nel secondo tempo rappresenta lo spirito che andava mostrato fin dall`inizio contro il Milan.

La flessibilità del modulo

Sul fronte tattico, si è discusso ancora sulla preferenza tra il modulo a quattro centrocampisti e il 4-3-3 con due ali. Conte ha confermato la sua inclinazione per la prima soluzione, pur mantenendo aperta la seconda. “Quando ho tolto McTominay, siamo passati a un 4-3-3 con Lang e Neres esterni,” ha illustrato. “Abbiamo la flessibilità di giocare con quattro a centrocampo, continuando su questa linea, oppure con un tridente più fisico con Anguissa, Lobotka e McTominay, o più tecnico con De Bruyne tra i tre.” Indipendentemente dal modulo, l`obiettivo è sempre un pressing alto e una forte capacità di recupero. Conte ha ribadito che la direzione intrapresa, quella che ha portato allo Scudetto, rimane invariata. Ha spiegato che con quattro centrocampisti si tende a dominare maggiormente il possesso palla, mentre il 4-3-3 permette di sfruttare diverse risorse, come l`avanzamento dei terzini. L`anno di lavoro pregresso, ha concluso, offre la base per implementare entrambe le strategie.

By Davide Colonna

Davide Colonna risiede a Torino ed è un giornalista sportivo instancabile. Si occupa di tutto, dal basket alla scherma, con un occhio attento ai dettagli e alle storie degli atleti.

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