Roberto Donadoni, profondo conoscitore dell`ambiente rossonero, ritiene che le stagioni impegnative, sebbene non si dimentichino facilmente, possano rappresentare un punto di svolta per individuare il percorso di rilancio e aspirare a miglioramenti. Questo è il compito che attende il Milan nella nuova era guidata da Massimiliano Allegri.
“La stagione appena conclusa è stata indubbiamente complicata, ma sarà preziosa per capire su quali aspetti concentrare il lavoro”, ha dichiarato Donadoni a margine del FIP Silver Mediolanum Padel Cup a Treviso, dove ha partecipato a una partita speciale di padel. Il ritorno di Massimiliano Allegri è visto come un elemento cruciale: “Conosce l`ambiente e sa bene come gestire le aspettative e le inevitabili pressioni”.
Un altro aspetto fondamentale sottolineato da Donadoni è il ruolo della dirigenza: “È essenziale che la società abbia chiara la direzione da intraprendere, è ciò che si aspettano tutti i sostenitori”. Per Donadoni, la vera sfida non consiste nell`identificare un singolo leader carismatico da cui ripartire, quanto piuttosto nel puntare sul collettivo e sulla mentalità di squadra: “È il gruppo, e quindi la mentalità, l`elemento fondamentale. Il Milan ha sempre incarnato un certo stile e una specifica cultura professionale, e mi auguro che questo torni a essere un tratto distintivo, capace di portare risultati concreti”.
Intanto, le voci di mercato suggeriscono il nome di Luka Modric, un innesto che riaccenderebbe l`entusiasmo della tifoseria. “Modric è un nome di prestigio”, ammette Donadoni. “Può ancora fornire un contributo significativo. Tuttavia, ritengo che il materiale tecnico già a disposizione, anche nella scorsa stagione, fosse di ottimo livello e che possa fare meglio di quanto mostrato finora”.
Per il prossimo campionato, Donadoni vede ancora favorite Inter e Napoli, che “sta lavorando per costruire una squadra sempre più forte”. Ma è convinto che “Milan, Juventus e Roma avranno la loro voce in capitolo, anche in base all`andamento del mercato”.
Infine, uno sguardo alla Nazionale, un contesto che Donadoni conosce bene, e al nuovo ciclo con Rino Gattuso in panchina. “È una persona, e lo era da giocatore, con enormi stimoli, grande energia e determinazione. Credo che il suo approccio, il suo modo di interpretare il calcio, possa essere di grande aiuto. Ma sarà determinante il supporto che riceverà dalla Federazione”.