Una carriera tra trasferimenti e successi, dalla Calabria alla Serie B: “A Modena, voglio che sia diverso”

Ettore Gliozzi, che ha festeggiato il suo trentesimo compleanno, ha trascorso metà della sua vita calcistica in continuo movimento. Dalla sua città natale, Siderno, è arrivato al Sassuolo, per poi viaggiare in lungo e in largo per l`Italia, collezionando gol ma anche infortuni, con la costante ricerca di un luogo dove stabilirsi. Sembra che Modena possa essere finalmente questa `casa`. Almeno, è ciò che l`attaccante spera, visto che continua a segnare con grande regolarità.
Dal 2014, il tuo nome è una costante del calciomercato, con dieci trasferimenti totali. Qual è la ragione dietro questa frequenza?
“Sono giunto al Sassuolo a soli 15 anni e a 19 ho iniziato la serie di prestiti, che è durata finché non sono diventato un giocatore svincolato. Da quel momento, è stata una valigia sempre pronta. Io e mia moglie stiamo insieme da sei anni e in questo periodo abbiamo cambiato ben sei città.”
C`è un trasferimento in particolare che ti è rimasto impresso?
“Ricordo bene quello al Monza. Mi chiamò direttamente Galliani. Eravamo quasi alla fine del mercato e lui mi desiderava fortemente. Sebbene il mio obiettivo fosse la Serie B, fui attratto dal progetto ambizioso del club.”
Hai avuto esperienze importanti sia con il Monza dell`era Berlusconi che con il Como degli Hartono. Quale di queste piazze ti ha colpito maggiormente?
“Insieme a Pisa, queste sono state tre realtà che stavano edificando un percorso mirato alla Serie A, e tutte hanno raggiunto l`obiettivo. Credo di aver offerto il mio contributo a questi successi, ma non volevo accontentarmi di essere il terzo o quarto attaccante nelle rispettive rose, per questo ho sempre cercato nuove opportunità.”
C`è un trasferimento di cui ti sei pentito in retrospettiva?
“Ho attraversato un periodo un po` difficile durante i sei mesi a Cesena e i successivi sei a Padova, specialmente dopo un infortunio. Tuttavia, ritengo che fossero tappe necessarie nel mio percorso, quindi non ho rimpianti.”
Avendo indossato undici maglie diverse in Italia, ce n`è una a cui ti senti più legato?
“A Pisa ho raggiunto per la prima volta la doppia cifra in Serie B, e in quel periodo è nata anche mia figlia. Poi c`è Modena, dove stiamo seriamente pensando di stabilirci e, chissà, magari allargare la famiglia con un altro bambino.”
Dai capelli lunghi dei tuoi inizi, sei passato a un taglio rasato…
“Ho cambiato molte squadre e, di conseguenza, anche diversi look (ride). In realtà, ho perso anche un po` di capelli. Ma in fondo, così è molto più pratico.”
Entro giugno, la tua permanenza a Modena diventerà la più estesa della tua carriera, raggiungendo le due stagioni e mezza.
“Fin da subito ho percepito la vicinanza della società e dei tifosi, e ho la sensazione che questo sia davvero il posto giusto per me.”
Potrebbe essere che anche a Modena stia nascendo un progetto destinato alla Serie A?
“Esattamente. Questa volta, però, mi piacerebbe non essere solo all`inizio di un percorso. La società ha grandi ambizioni e un progetto solido, e io voglio esserne parte attiva, trovando finalmente la stabilità che cerco.”

Tua moglie, Federica Benincà, ha partecipato a `Uomini e Donne`: il classico stereotipo del calciatore e della showgirl sembra resistere.
“Sì, ma quella è stata una fase precedente al nostro incontro. Per me, lei non era un personaggio pubblico, e a lei non interessava l`idea di frequentare un calciatore. Ci siamo conosciuti a Siena: Federica è la migliore amica della moglie di Mattia Aramu, ed è così che è nato tutto.”
Questa stabilità sembra riflettersi anche sul campo, con 3 gol in 4 partite attuali, rispetto ai soli 5 in 41 presenze precedenti con il Modena.
“E dire che ho anche sbagliato un rigore a Mantova! L`equilibrio familiare mi ha fornito una grande stabilità. Ho migliorato la mia alimentazione e mi dedico regolarmente alla palestra.”
Il Modena ha perso Palumbo e, nonostante una campagna acquisti significativa, non è stato sostituito direttamente. Come influisce questo?
“Abbiamo modificato il nostro approccio tattico, diventando molto più offensivi e creando numerose opportunità da gol. Sta a noi attaccanti concretizzare queste occasioni. Abbiamo un reparto offensivo numeroso e di qualità.”
Parliamo del reparto offensivo: Gliozzi, Caso, Defrel, Mendes, oltre a Di Mariano adattato…
“Esiste una sana competizione tra noi, ma sono sempre i primi a congratularsi con me quando segno. Per quanto mi riguarda, il gol non è un`ossessione, ma piuttosto la naturale conseguenza del duro lavoro.”
All`ultimo giorno di mercato, l`arrivo di un attaccante come De Luca o Cerri avrebbe potuto mettere in discussione il tuo spazio.
“Ho già giocato insieme a Cerri a Como, e in quella stagione entrambi abbiamo segnato 10 gol. Non ho alcun problema a confrontarmi o collaborare con qualsiasi compagno.”

Chi consideri i migliori attaccanti della categoria?
“Tra i veterani, direi Coda per la sua comprovata carriera, e al momento Pohjanpalo è in grande forma. Per quanto riguarda i giovani, sono convinto che questa sarà la stagione di Shpendi del Cesena.”
Quali squadre ritieni abbiano maggiori possibilità o siano più forti del Modena in questo campionato?
“Il Palermo sicuramente, e poi le squadre appena retrocesse dalla Serie A.”
Hai già conquistato la Serie C con Padova e Monza. È arrivato il momento di vincere anche la Serie B?
“Sarebbe il culmine di un percorso iniziato a soli 15 anni, quando ho lasciato la Calabria per raggiungere il settore giovanile del Sassuolo.”
Proprio come Domenico Berardi, che ha fatto un percorso simile.
“Sono arrivato un anno dopo di lui al Sassuolo, e siamo rimasti molto amici.”
Hai solo una presenza in Serie A, con il Sassuolo nel 2014. Non ti sembra un po` limitante?
“Sì, è vero. Mister Di Francesco mi diede l`opportunità di debuttare contro il Torino, ed è un ricordo bellissimo. Tuttavia, il mio desiderio era giocare con maggiore continuità, così ho iniziato a spostarmi, con Forlì come prima tappa.”
Hai già segnato 76 gol tra Serie B e C. Che obiettivo ti poni per raggiungere quota 100?
“Direi un paio d`anni. Spero di raggiungere questo traguardo facendolo coincidere con la promozione del Modena in Serie A e l`arrivo di un fratellino o sorellina per Arianna.”