Dom. Set 21st, 2025

Evelina Christillin: La mia Vita tra Juventus, Famiglia Agnelli e lo Sport Globale

Evelina Christillin, ex sciatrice di livello e figura di spicco nel mondo dello sport, ha avuto una vita profondamente legata alla Juventus, allo sci e al calcio internazionale. Ha presieduto il Comitato promotore dei Giochi invernali di Torino 2006 e ha ricoperto un ruolo nel consiglio FIFA in rappresentanza dell`UEFA. In questa intervista, ripercorre i momenti salienti della sua carriera e il suo legame indissolubile con la Juventus.

Il suo primo contatto con la Juve?

Il suo primo incontro con la Juventus risale alla stagione 1966-67, quando, da bambina, preferiva collezionare gli album dei calciatori (con Sandro Salvadore come idolo) a quelli degli animali. Questa passione si è poi evoluta con gli album Panini e il Fantacalcio.

Come nasce la sua amicizia con l’Avvocato Agnelli?

L`amicizia con l`Avvocato Agnelli nacque grazie alla sua frequentazione scolastica con la figlia Margherita e all`amicizia tra i loro padri, portando le famiglie a stringere un legame stretto.

Juventus player Antonio Cabrini with Massimo Mauro during a training session on 1988 in Turin, Italy.
Antonio Cabrini e Massimo Mauro in allenamento con la Juventus, 1988.

La Juve dei suoi vent’anni: si innamorò di Antonio Cabrini, come tante ragazze dell’epoca?

Da giovane, pur trovando Antonio Cabrini attraente e simpatico e mantenendo con lui un`amicizia, la sua preferenza andava a Tardelli. Curiosamente, giocava anche a bridge con figure della Juventus come Beppe Furino e Oscar Damiani.

Quando è che l’Avvocato la fece salire per la prima volta sul suo elicottero?

La prima volta che volò sull`elicottero dell`Avvocato fu nel 1971. All`epoca sciatrice nella nazionale B, fu invitata da Agnelli a unirsi a lui per una giornata sugli sci, dimostrando il suo interesse per le sue capacità sportive.

Lei è stata sciatrice di livello. Era la rivale di Claudia Giordani, campionessa azzurra degli anni Settanta e figlia di Aldo, telecronista del basket.

Sciatrice di buon livello, gareggiava nello slalom speciale e gigante. Inizialmente superava Claudia Giordani, ma poi quest`ultima la superò, e Christillin decise di abbandonare l`agonismo per dedicarsi agli studi e al lavoro.

È vero che l’Avvocato l’aveva soprannominata “Moon Face”, Faccia di Luna.

Verissimo. L`Avvocato Agnelli la soprannominò “Moon Face” (Faccia di Luna) per il suo viso tondo, una caratteristica che ritrova oggi anche in sua nipote.

Evelina Christillin
Evelina Christillin in un ritratto.

Agnelli la volle presidente del comitato promotore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.

Nel 1998, fu voluta da Agnelli come presidente del comitato promotore per le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Inizialmente, fu percepita come “la ragazza dell`Avvocato” e le sue possibilità sembravano scarse, con Jean-Claude Killy che le dava una chance su mille. Tuttavia, dopo aver ottenuto altri due mesi, riuscì a convincere Juan Antonio Samaranch, presidente del CIO, assicurandosi i Giochi e persino la collaborazione entusiasta di Killy.

In elicottero con l’Avvocato.

I viaggi in elicottero con l`Avvocato erano un`abitudine: per sciare in montagna, per incontrare la squadra a Villar Perosa o per raggiungere Torino per le partite. Racconta un classico scherzo a Boniperti, che lasciava lo stadio in anticipo (specialmente durante i derby) e si chiudeva in casa con i tappi nelle orecchie per non sentire il risultato. Agnelli gli telefonava inventando storie assurde sulla partita.

Boniperti, Brio, Trapattoni, Serena della Juventus nel 1985.
Boniperti, Brio, Trapattoni e Serena della Juventus, 1985.

L’Avvocato rinfacciava a Boniperti di non aver acquistato Maradona, nonostante la sua segnalazione precoce, quando Diego era giovanissimo.

Agnelli scherzosamente rimproverava Boniperti per non aver acquistato Maradona da giovane, nonostante le sue segnalazioni. Boniperti rispondeva di essere troppo cattolico per un cognome “blasfemo”. Agnelli, grazie ai contatti internazionali della Fiat, era informato su Diego e usava un centralino per chiamare chiunque, ovunque, a qualsiasi ora.

È vero che l’Avvocato guardava con benevolenza al Torino?

Sì, l`Avvocato e Boniperti nutrivano profondo rispetto per il Grande Torino e furono colpiti dalla tragedia di Superga. Ricorda un episodio in cui il sindaco granata chiese ad Agnelli di fermare una goleada della Juve, e questi rispose con benevolenza. Molti presidenti del Torino provenivano dall`indotto Fiat, e il club beneficiava di auto di cortesia. La Juventus non nutriva risentimento verso il Torino, a differenza dei tifosi granata, considerando l`Inter il loro vero “Derby d`Italia”.

Michel Platini.
Michel Platini.

Perché l’Avvocato aveva una preferenza per Platini?

L`Avvocato preferiva Platini per la sua intelligenza superiore e la capacità di tenergli testa, rispondendo alle sue battute, a differenza di altri giocatori. Agnelli lo acquistò per una cifra modesta, coniando la famosa frase del “pane e foie gras”. Christillin mantiene contatti sia con Platini che con Del Piero.

Zbigniew Boniek, Juventus, 1985.
Zbigniew Boniek in azione con la Juventus, 1985.

I soprannomi dell’Avvocato erano taglienti.

Agnelli era famoso per i suoi soprannomi pungenti: “Bello di notte” per Boniek, “Pinturicchio” per Del Piero, “Coniglio Bagnato” per Baggio. Racconta un aneddoto divertente su Boniek che rispose all`Avvocato, suggerendo che avrebbe indossato occhiali da sole se avesse dovuto giocare di giorno.

E Zidane?

Gianni Agnelli fu profondamente deluso dalla cessione di Zidane al Real Madrid, soprattutto perché Moggi e Giraudo gli avevano assicurato che non sarebbe stato venduto. Pur arrabbiato, rispettò la sua regola di non interferire con le decisioni di dirigenti e allenatori.

Il suo momento più brutto al seguito della Juve?

Il momento più amaro vissuto al seguito della Juve fu la finale di Coppa dei Campioni del 1983 ad Atene contro l`Amburgo. La squadra era visibilmente nervosa e il gol di Magath la paralizzò. Al ritorno, la sventura continuò con Piero Fassino che si sentì male per un`infezione.

Gianni Agnelli durante la finale della Coppa dei Campioni Amburgo-Juventus nel 1983 ad Atene.
Gianni Agnelli alla finale di Coppa dei Campioni ad Atene, 1983.

Gianni Agnelli, scomparso nel 2003, come avrebbe vissuto Calciopoli nel 2006?

Ritiene che Gianni Agnelli, scomparso nel 2003, avrebbe affrontato Calciopoli nel 2006 con la stessa dignità del nipote John Elkann, accettando la retrocessione in Serie B con penalizzazione come una “pena accettabile”, sebbene con profondo rammarico.

Moggi continua a professarsi innocente.

Riguardo a Luciano Moggi che si dichiara innocente, Evelina Christillin ammette che dal suo punto di vista ha ragione e molti tifosi lo sostengono. Riconosce che anche altri club avevano problemi (citando il caso del passaporto falso di Recoba dell`Inter) e che la Juve, all`epoca, beneficiava chiaramente di una “sudditanza psicologica” da parte degli arbitri.

Aleksander Ceferin, Presidente UEFA.
Aleksander Ceferin, Presidente UEFA.

Con la vicenda Superlega, nel 2021, lei si è trovata al centro della tempesta perfetta, tra il cuore – la Juve della famiglia Agnelli – e il lavoro di allora, la sua figura di membro Uefa nel consiglio Fifa. Andrea Agnelli aderì nottetempo alla Superlega, Ceferin presidente Uefa gridò al tradimento.

La vicenda della Superlega nel 2021 fu per lei un momento di profondo tormento personale. Trovandosi tra il suo affetto per la famiglia Agnelli e il suo ruolo di membro UEFA nel consiglio FIFA, visse una “notte tragica” nella war room UEFA. Accusata ingiustamente di tradimento, fu rassicurata da Ceferin sulla sua lealtà, non essendo a conoscenza della decisione di Andrea Agnelli. La delusione la portò a sfogarsi sulla tomba dei suoi genitori e a disertare lo Stadium da allora, eccetto per l`addio di Sara Gama.

Andrea Agnelli, allora presidente della European Club Association (ECA).
Andrea Agnelli, ex presidente dell`ECA.

I suoi rapporti con Andrea Agnelli oggi?

I rapporti con Andrea Agnelli, che vive in Olanda, sono di cordialità, incontrandosi talvolta al Sestriere. Sebbene gli voglia bene e sia grata alla famiglia Agnelli, ribadisce la sua lealtà all`UEFA durante la crisi della Superlega. Ha un ottimo rapporto con Allegra, la madre di Andrea.

Lei è stata bambina con Margherita ed Edoardo Agnelli, figli di Gianni e di Marella Caracciolo. Come ha vissuto il suicidio di Edoardo?

Ha ricordato il tragico suicidio di Edoardo Agnelli, avvenuto poco dopo un loro incontro in cui lui le aveva chiesto della madre malata. Apprese in seguito che quella mattina Edoardo stava ispezionando il luogo del suicidio. Lo descrive come un ragazzo meraviglioso ma fragile, schiacciato dal peso delle aspettative familiari e dalla mancanza di una stretta presenza genitoriale durante l`infanzia, nonostante l`educazione privilegiata.

Da ex sciatrice, che cosa pensa della tragedia di Matteo Franzoso, morto su una pista in Cile?

Profondamente addolorata per la morte di Matteo Franzoso e Matilde Lorenzi, entrambi cresciuti allo sci club del Sestriere, ha discusso con Paolo De Chiesa delle significative differenze di sicurezza tra gare e allenamenti. Sottolinea come i materiali moderni (sci più corti) abbiano aumentato le velocità, ma riconosce che gli sciatori sono consapevoli dei rischi mortali, paragonandoli ai piloti di Formula Uno.

L’altro giorno è stata avvistata a Genova, alla festa dei quarant’anni di Silvia Salis, il nuovo sindaco genovese, ex campionessa di lancio del martello.

Durante la festa per i quarant`anni di Silvia Salis, neo sindaco di Genova ed ex campionessa di lancio del martello, ha seguito con passione la partita della Juve sul suo smartphone, esultando platealmente, a dimostrazione che la Juventus per lei viene prima di tutto. Amica di Silvia, ne loda le capacità ma raccomanda cautela nel non caricarla di troppe aspettative politiche.

Come vede la Juve di oggi?

La Juventus attuale appare “ordinata” e dignitosa. Pur non illudendosi che possa raggiungere il livello delle squadre di Trapattoni, Lippi o Conte, la considera sufficiente per il momento, riconoscendo che c`è ancora molta strada da fare.

By Lorenzo Valli

Lorenzo Valli abita a Bologna e si dedica alle notizie sportive italiane. Specializzato in volley e automobilismo, sa unire dati e emozioni nei suoi articoli.

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