Mer. Ago 6th, 2025

F1: Cosa è Andato Storto per Leclerc e la Ferrari in Ungheria?

L`ipotesi principale riguarda una pressione eccessiva degli pneumatici, forse per accelerarne il riscaldamento. Ma emerge anche un`altra preoccupante teoria legata a un possibile difetto delle sospensioni posteriori.

Il Gran Premio d`Ungheria si è rivelato una grande delusione per Charles Leclerc. Partito dalla pole position, ha concluso la gara solo al quarto posto, incapace di resistere agli attacchi di George Russell a causa di una SF-25 diventata quasi inguidabile nell`ultimo stint. La causa più probabile di questo drastico calo di performance risiederebbe in una pressione degli pneumatici eccessivamente alta, che li avrebbe fatti uscire dalla loro finestra di utilizzo ideale. Questa condizione ha reso la monoposto quasi incontrollabile, costringendo Leclerc a un ritmo di circa un secondo al giro più lento rispetto ai suoi diretti concorrenti, incluso Oscar Piastri.

La Teoria degli Pneumatici

Se la pressione delle gomme è la chiave del mancato successo di Leclerc, che per 40 giri sembrava avere la gara in pugno, è fondamentale comprendere come si sia arrivati a questa situazione. Si è trattato di una scelta intenzionale ma errata del team, di un incidente imprevisto, o di una combinazione di fattori? Nel post-gara, Leclerc aveva accennato genericamente a un `problema al telaio` che avrebbe alterato il comportamento dinamico della sua SF-25 dal 40° giro. Fred Vasseur ha poi chiarito che per `telaio` si intendeva un problema non legato alla power unit. Alcuni tecnici presenti nel paddock hanno evidenziato come le temperature ambientali fossero insolitamente basse rispetto alla media stagionale, specialmente in qualifica. Questo suggerisce che la Scuderia potrebbe aver aumentato la pressione di base degli pneumatici per il secondo e, soprattutto, il terzo stint, nel tentativo di velocizzare il `warming up`, ovvero il raggiungimento rapido delle temperature ottimali di esercizio. Un team radio dell’ingegnere di pista di Piastri, che avvisava del possibile lento riscaldamento delle gomme di Leclerc dopo il suo secondo pit stop, potrebbe essere una conferma indiretta di questa ipotesi. A ciò si aggiungerebbe l`ulteriore aggravante del calore trasmesso dai cestelli dei freni agli pneumatici, spingendo la pressione di gonfiaggio ben oltre il limite corretto di utilizzo.

Charles Leclerc a Budapest
Charles Leclerc a Budapest.

La Teoria delle Sospensioni

Tuttavia, nel paddock si è fatta strada anche una seconda teoria, sempre collegata all`eccessiva pressione degli pneumatici, ma con una motivazione ancor più inquietante. Questa ipotesi suggerisce che i tecnici Ferrari avrebbero aumentato la pressione dell`ultimo set di gomme per prevenire un consumo eccessivo della tavola sotto il fondo della vettura. Sebbene plausibile, questa teoria implicherebbe il fallimento della modifica alla sospensione posteriore introdotta a Spa. L`obiettivo di tale modifica era proprio quello di permettere l`uso di assetti estremi con altezze da terra minime senza incorrere nel consumo eccessivo della tavola, che aveva portato alla squalifica di Leclerc in Cina. Pertanto, appare più ragionevole concludere che la sfortunata combinazione di una pressione di gonfiaggio più alta per un riscaldamento più rapido e il calore trasmesso dai cestelli dei freni ai cerchi abbia creato la `tempesta perfetta` che ha tragicamente annullato le speranze di vittoria di Leclerc.

By Lorenzo Valli

Lorenzo Valli abita a Bologna e si dedica alle notizie sportive italiane. Specializzato in volley e automobilismo, sa unire dati e emozioni nei suoi articoli.

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