Un`analisi acuta dell`ex bomber sul comportamento in campo del giovane attaccante viola.
Ospite ai microfoni di Radio Serie A, Giampaolo Pazzini, ex attaccante di diverse squadre di spicco tra cui la Fiorentina, ha fornito la sua prospettiva sul rendimento recente del centravanti viola Moise Kean, focalizzandosi in particolare sugli episodi avvenuti durante la partita contro il Pisa.
La critica sui gol annullati per fuorigioco
Riferendosi ai due gol annullati per fuorigioco nella gara contro il Pisa, Pazzini ha osservato: “Kean sembrava quasi un semplice spettatore, rimanendo fermo. Se si fosse riposizionato di appena mezzo metro, tornando indietro con la linea difensiva del Pisa, quei gol sarebbero stati convalidati. Ha mostrato pigrizia. Invece di muoversi attivamente e anticipare la giocata, si limitava a camminare e a guardare la palla, senza la mentalità proattiva di chi pensa: `Ora mi metto a posto perché se la palla torna, voglio fare gol`.
Il suo pensiero, invece, pareva essere: `Vabbè, tanto non mi arriva`. Sarebbe bastata una breve corsa invece di una camminata per realizzare una doppietta. Soprattutto sul primo gol annullato, un attaccante deve sempre provare a immaginare che la situazione possa evolvere a suo favore, e in questo, un maestro indiscusso era Inzaghi.”