Oggi avrebbe compiuto 61 anni Gianluca Vialli, e per coloro che lo hanno amato, non è un giorno di mestizia, ma di gioia e celebrazione. “Ho sempre sostenuto che Gianluca non vada commemorato, ma festeggiato”, confida a Tuttosport il suo caro amico ed ex compagno Massimo Mauro. Sottolinea come Vialli fosse una persona dalle molteplici doti, ma la più ammirevole fosse la sua incredibile capacità di affrontare con un sorriso sincero le sfide più ardue della vita. Questa autenticità non l`ha mai abbandonato, sia come uomo che come campione.
Vialli era una figura profonda, ma al tempo stesso divertente e solare, in un senso genuinamente positivo. Per questo motivo, è stato amato e rispettato in tutta Italia, superando ogni rivalità calcistica. “Nessuno stadio, nessuna tifoseria ha mai riservato a Gianluca un ricordo irrispettoso”, aggiunge Mauro, “ma sempre e solo affetto e gratitudine”.
Il suo spirito continua a vivere nella Nazionale italiana. Mauro immagina quanto sarebbe stato perfetto al fianco di Rino Gattuso nel ruolo di commissario tecnico, proprio come lo è stato con Roberto Mancini. “Sapeva farsi seguire grazie al suo esempio, alla sua integrità”, spiega Mauro. Un`eredità che si perpetua anche attraverso la Fondazione che porta il suo nome. La priorità assoluta era mantenere alta la credibilità dell`iniziativa. Anche vivendo a Londra, era instancabile, “sfornava un`idea al giorno”, come se fosse presente ovunque. L`ambizione più grande? “Offrire una speranza concreta in più a chi sta soffrendo”.
La Juventus oggi omaggia Gianluca con il lancio di una maglia speciale. Un gesto che tocca profondamente Massimo Mauro: “Mi suscita una grande emozione”. Il vero tributo, secondo lui, è il fatto che Gianluca sia ancora così profondamente amato. “Quando la Juve ci ha chiesto il permesso di usare la sua firma”, conclude Mauro, “è stato un momento davvero meraviglioso”.
Matteo Rinaldi 
Lorenzo Valli