L`ex attaccante analizza la corsa al titolo, il futuro dello stadio di Milano e commenta i giovani Chivu e Pio Esposito, suggerendo pazienza e fiducia.
Christian “Bobo” Vieri ha iniziato la sua intervista senza mezzi termini, pronunciandosi con decisione sul destino di San Siro: “Sarà demolito? Finalmente, era ora”. Ha poi proseguito analizzando la corsa allo scudetto: “Se devo indicare una favorita, punto sull`Inter, anche se nel calcio nulla è certo. Se lo sapessi, scommetterei!”
L`ex bomber, intervenuto a Tortona in occasione della presentazione della nuova Cittadella dello Sport (evento curato da Stars On Field), ha toccato vari argomenti, dai giovani Pio Esposito e Chivu fino alla Nazionale.
A proposito della recente notizia riguardante la vendita di San Siro a Inter e Milan e l`imminente inizio dei lavori di demolizione per uno stadio così iconico, qual è la sua opinione?
“Era ora, davvero. Finalmente Milano avrà uno stadio moderno e all`avanguardia, come merita una città così importante. Se a Wembley hanno saputo abbattere il vecchio impianto per farne uno più funzionale alle esigenze attuali del calcio e della società, possiamo farlo anche noi senza farci troppi problemi. Altrimenti, non lamentiamoci se il nostro sistema rimane indietro.”
E per quanto riguarda i ricordi? Qui ha lasciato un segno importante.
“Certo, i ricordi restano indelebili, così come le emozioni vissute. Ma non poter ospitare eventi di prestigio come gli Europei o la finale di Champions League a causa di uno stadio obsoleto non è accettabile, né conveniente per nessuno. Dobbiamo guardare avanti.”
Parlando di calcio giocato, chi vede come principale candidata allo scudetto?
“A mio avviso, l`Inter mantiene un vantaggio sulle concorrenti, grazie alla qualità, all`esperienza e alla profondità della sua rosa. Preciso: dico che può vincere, non che sia obbligata a farlo. Il campionato è estremamente equilibrato, tutto può accadere. Ma se dovessi fare una scommessa, la punterei sui nerazzurri.”
Qual è la sua opinione su Chivu?
“Parlando con persone interne al club, mi riferiscono che è un tecnico instancabile e molto motivato. Ha bisogno di fiducia e tempo. Non si può pretendere tutto subito; non è con una sconfitta contro l`Udinese che si deve parlare di crisi o esonero. Bisogna dargli il giusto tempo per lavorare.”
Pio Esposito è stato molto discusso ultimamente. Dopo il gol contro il Cagliari e l`opportunità di maggiore spazio data dall`infortunio di Thuram, crede che sia pronto per una maglia così importante come quella dell`Inter?
“Assolutamente sì, sia fisicamente che tecnicamente. Ha dimostrato di poter reggere anche il confronto internazionale. Ma, anche per lui, è fondamentale la pazienza. So che si impegna molto, ha una grande ambizione di emergere. Sono questi gli elementi cruciali. Lasciatelo lavorare tranquillamente e vedremo i risultati.”
La pressione può rappresentare un ostacolo?
“A mio parere, la pressione dovrebbe trasformarsi in uno stimolo. Il vero campione sa convertire l`ansia in adrenalina. Magari non si dorme la notte, ma si trova la giusta carica. Giocare in Champions o un derby è emozionante, un po` di tensione è naturale. Deve essere un carburante per dare il massimo.”
Per concludere, parliamo della Nazionale. Come ha trovato la squadra di Gattuso nelle recenti partite?
“Le ultime prestazioni mi hanno convinto, la squadra mi è sembrata in forma. Potremmo discutere a lungo sul perché l`Italia fatichi così tanto a qualificarsi ai Mondiali, ma non ho una risposta. Ora dobbiamo vincere le prossime partite, segnare il più possibile e sperare. E se si dovesse affrontare uno spareggio, sarà cruciale dare il massimo. Ho piena fiducia in Gattuso e nei giocatori.”
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Matteo Rinaldi 
Lorenzo Valli