Lun. Set 15th, 2025

Jacopo Fazzini: Un Cuore Viola tra Pioli, Obiettivi Europei e la Forza della Famiglia

Il nuovo acquisto della Fiorentina, Jacopo Fazzini, si racconta in un`intervista esclusiva, rivelando il suo profondo legame con la maglia viola fin dall`infanzia. Con un tecnico come Pioli che ha “le idee chiare” e un team che si sente “forte” e “fiducioso”, Fazzini è pronto a giocarsi le sue carte per una grande stagione e per la conquista di posizioni europee. Tra calcio, studi universitari e l`impegno per una causa familiare importante, la vita del giovane talento è un esempio di dedizione e passione.

Jacopo Fazzini della Fiorentina in azione contro Emanuele Zuelli della Carrarese in un`amichevole
Jacopo Fazzini della Fiorentina lotta per il possesso palla contro Emanuele Zuelli della Carrarese durante un`amichevole al Viola Park Sport Center.

La famiglia Fazzini ha il calcio e lo sport nel sangue. Nonno Giorgio, classe 1933, fu un valido tennista, Tommaso (2001) è protagonista nell`Europeo di Beach Soccer, e Jacopo (2003) si appresta al grande salto nel calcio professionistico con la Fiorentina, la squadra per cui nutre una passione fin da bambino. “Non sto esagerando, mi creda,” afferma Jacopo. “Il mio bisnonno giocò per la Fiorentina nell`anno della sua fondazione, il 1926, e segnò anche. Per il novantesimo anniversario del club, fummo invitati, io, che avevo tredici anni, e mia mamma Daniela. E così come in casa siamo tutti tennisti, siamo anche, e lo ribadisco, tutti tifosi viola.”

Jacopo, quando è avvenuto il primo contatto con la Fiorentina?

“A campionato finito, mentre ero con l`Under 21. Quando il mio procuratore, Luca Puccinelli, mi ha accennato a questa possibilità, gli ho subito detto `Andiamo`. Avevo un contratto con l`Empoli fino al 2027, ma già da gennaio sognavo un passo avanti. Ora sono qui, felice, in questo centro sportivo magnifico dove ho ricevuto una fantastica accoglienza.”

E un Pioli che crede nel suo potenziale.

“Ci supporta, ci offre consigli, ci aiuta a rivedere gli errori. Ha le idee molto chiare.”

Lei ha scelto il numero 22, a Empoli portava il 10.

“Qui il 10 era già di Gudmundsson. Il 22 invece lo indossava Kakà, un giocatore che ho sempre ammirato.”

Che impressione le fa Gudmundsson?

“Il suo primo controllo mi entusiasma, poi il dribbling, il tiro… È davvero forte.”

Albert Gudmundsson della Fiorentina in azione contro Morgan Gibbs-White del Nottingham Forest
Albert Gudmundsson della Fiorentina affronta Morgan Gibbs-White del Nottingham Forest durante un`amichevole pre-stagione.

Quali sono i suoi punti di forza?

“Anche io eccello nel dribbling e nella transizione offensiva. Devo lavorare per migliorare l`intensità difensiva.”

L`anno scorso ha concluso con un ottimo finale all`Empoli, segnando quattro gol. Ma non è bastato per evitare la retrocessione.

“Ho avuto un infortunio muscolare alla coscia, piuttosto fastidioso. Al mio rientro avevo tanta voglia, mi sentivo bene e ho trovato la continuità che ci era mancata da dicembre ad aprile, oltre ai troppi infortuni che abbiamo avuto.”

In quale ruolo si sente più a suo agio?

“Come mezzala offensiva.”

Cosa le chiede mister Pioli?

“Mi fa giocare come trequartista, mi chiede di tessere il gioco e di attaccare la profondità.”

Il suo impatto finora è stato positivo?

“Direi `Top`. Mi sono subito trovato benissimo.”

Nella quotidianità, che impressione le fa Moise Kean, super bomber anche in Nazionale?

“Fortissimo. Una potenza fisica incredibile. Il modo in cui sposta la palla per calciare è pazzesco.”

È ancora amico di Baldanzi?

“È come un fratello, abbiamo passato il weekend a Parigi insieme. Sono certo che saprà sfruttare al meglio le sue opportunità alla Roma.”

Tommaso Baldanzi, Francesco Caputo e Jacopo Fazzini dell`Empoli FC festeggiano una vittoria
Tommaso Baldanzi, Francesco Caputo e Jacopo Fazzini dell`Empoli FC festeggiano la vittoria durante una partita di Serie A.

Ci parli un po` di lei. Che tipo di vita conduce?

“Sono un viareggino doc. La mia vita è semplice: amici cari, PlayStation e ogni tanto qualche partita. La mia ragazza. La mia famiglia, con papà commercialista e mamma insegnante.”

Solo due figli in famiglia?

“No, c`è anche Carolina. Fin da piccola soffre di una malattia rara, la sindrome di Rett, che colpisce solo le donne e blocca lo sviluppo. Io e Tommaso, per quanto ci è possibile, le diamo una mano e ci siamo abituati a conviverci. Abbiamo persino creato una fondazione, `Ti amo`, e a Viareggio c`è un medico esperto di questa patologia. Si sta lavorando a una sperimentazione per la cura, ma è un percorso lungo. Di sicuro, si impara che le cose importanti della vita sono ben altre.”

Riesce anche a conciliare gli studi?

“Sì, studio Scienze Motorie, in modalità online.”

A Viareggio incontra mai Marcello Lippi?

“Abitiamo sulla stessa strada, prima c`era anche Pierluigi Collina. Ogni tanto scambiamo qualche parola.”

Marcello Lippi (destra) con Enrico Castellacci
L`ex CT della Nazionale italiana Marcello Lippi (destra) con Enrico Castellacci, medico ufficiale della squadra, durante una visita a Coverciano.

Da Viareggio a Empoli, poi a Firenze. Un vero e proprio tour della Toscana.

“Da ragazzo andavo a Empoli in treno. È stata una tappa fondamentale, parte integrante della mia vita. Ho ancora molti contatti nel club. Ora sono a Firenze, abito a soli 10 minuti dal Viola Park, così evito il traffico.”

C`è più traffico nella corsa per le posizioni europee importanti.

“Nello spogliatoio ci siamo posti degli obiettivi chiari: arrivare il più in alto possibile.”

Riuscirete a raggiungerli?

“Siamo una squadra forte. Ma il calcio è davvero cambiato: nessuno è nettamente superiore, tutte le squadre sono ben preparate. Nonostante questo, sono fiducioso. A Cagliari abbiamo disputato un buon secondo tempo, contro il Torino siamo stati troppo lenti e ci è mancata l`intensità. Ora ci aspetta il Napoli.”

Finora il suo momento più memorabile è stato lo slalom contro il Polissya con il palo finale…

“Sa quante volte l`ho rivisto? Un tocco di un difensore l`ha deviata, altrimenti sarebbe entrata e sarebbe stato meraviglioso.”

By Davide Colonna

Davide Colonna risiede a Torino ed è un giornalista sportivo instancabile. Si occupa di tutto, dal basket alla scherma, con un occhio attento ai dettagli e alle storie degli atleti.

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