Durante una conferenza stampa tenutasi a New York, Jannik Sinner si è trovato nuovamente di fronte a una domanda sul doping, con un implicito riferimento al caso Clostebol e forse con un tocco di malizia. Nello specifico, al giovane campione azzurro è stato chiesto se Umberto Ferrara, con cui ha recentemente ripreso la collaborazione, sarebbe stato incaricato di supervisionare il suo programma antidoping. Sinner ha accolto la domanda con compostezza, abbozzando persino un sorriso, segno evidente di aver colto l`intenzione sottesa alla questione. La sua risposta è stata immediata, ferma, elegante e inequivocabile.
La posizione di Sinner sul doping
Le sue parole sono state concise: “È una questione interna al team e ne abbiamo il pieno controllo. Per quanto riguarda il ritorno di Umberto, tutto è già stato specificato nel comunicato stampa; ora la nostra priorità è concentrarci sul lavoro”. Per Sinner, la vicenda legata al doping è un capitolo definitivamente chiuso. La sua attenzione è ora interamente rivolta al recupero fisico, dopo il virus che lo ha debilitato durante la finale di Cincinnati.