Nella suggestiva cornice della Dallari Academy si è tenuta questo week end una due giorni di alta formazione imprenditoriale firmata Evolution Forum Business School, il percorso ideato e diretto da Gianluca Spadoni. L`appuntamento di quest`anno, che ha richiamato oltre 200 imprese da tutta Italia, ha avuto un protagonista d`eccezione: Riccardo Ceccarelli, fondatore di Formula Medicine e mental coach di Jannik Sinner, attualmente numero uno del mondo. Ceccarelli, intervenuto come guest star per domenica 22 giugno, ha condiviso con gli imprenditori presenti alcune delle strategie mentali che hanno reso Sinner un campione in grado di affrontare sfide ad altissima pressione, offrendo spunti pratici da poter utilizzare anche nel campo imprenditoriale.
Il `Metodo Sinner` in azienda: 5 strategie vincenti
Secondo Ceccarelli, ci sono almeno cinque elementi chiave dell`approccio mentale di Sinner che possono essere trasferiti nel mondo del business:
1) Mentalità di crescita (18%): il tennista altoatesino non si affida solo al talento naturale, ma coltiva le sue abilità con lavoro costante e voglia di migliorare.
2) Resilienza (15%): ogni sconfitta è vista come un`opportunità per apprendere e fare un passo avanti.
3) Controllo emotivo (14%): Sinner si distingue per la calma nei momenti più tesi, qualità fondamentale anche per un imprenditore sotto pressione.
4) Allenamento mentale (13%): tecniche specifiche aiutano a gestire lo stress e a mantenere la concentrazione.
5) Gestione dell`energia: ottimizzare le risorse mentali è fondamentale per restare focalizzati sulle priorità, evitando sprechi.
Un approccio che diventa prezioso in un contesto economico instabile, dove come dimostra l`Osservatorio di Evolution Forum Business School, il clima tra le PMI italiane è tutt`altro che sereno. Secondo i dati raccolti su un panel di oltre 2.000 micro e piccoli imprenditori (con fatturato fino a 1 milione di euro e meno di 5 dipendenti), oltre il 54,5% prevede perdite fino al 15% entro la fine del 2025, a causa dell`impatto dei nuovi dazi introdotti dagli Stati Uniti. Le preoccupazioni si concentrano soprattutto sui piccoli negozianti di paese (32,5%), che secondo molti rischiano di scomparire, mentre le grandi catene e la GDO (15%) sembrano più attrezzate per resistere alla tempesta. Per il 68% degli intervistati, gli effetti concreti si vedranno solo tra la fine dell`estate e l`inizio dell`autunno. Un dato interessante è che solo l`1% teme una perdita superiore al 30% del fatturato: c`è consapevolezza della crisi, ma anche fiducia nella possibilità di reagire, seppure con strumenti adeguati. Tra le soluzioni auspicate, c`è un forte ritorno alla centralità del cliente: l`83% degli imprenditori ritiene prioritario puntare sulla fidelizzazione attraverso azioni mirate. In un panorama dove il cambiamento è la nuova normalità, l`esempio di un atleta come Jannik Sinner (capace di allenare la mente quanto il corpo) diventa più che mai un modello utile anche per chi ogni giorno scende in campo nel mondo del lavoro.