Il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha approvato i conti della stagione passata (2024-25), che hanno evidenziato una significativa riduzione delle perdite, anche grazie al ritorno in Champions League. Tuttavia, le previsioni a lungo termine richiedono ulteriori interventi finanziari.
Bilancio 2024-25: Perdite Contenute ma Prospettive Revisionate
La Juventus ha registrato una perdita di bilancio di 58 milioni di euro per la stagione 2024-25, un netto miglioramento rispetto ai 199 milioni del 2023-24. Nonostante questo risultato positivo, il CdA ha rivisto al ribasso le stime del piano aziendale. Si prevede un miglioramento solo lieve per il 2025-26 e un pareggio di bilancio (break-even), anziché un risultato positivo, per il 2026-27. Questo scenario complesso indica che il percorso di risanamento finanziario è più arduo del previsto.
Questa situazione è stata anticipata dalle decisioni di marzo, che hanno visto l`esonero di Thiago Motta, e di giugno, con la rimozione del direttore tecnico Giuntoli, a testimonianza delle difficoltà della gestione sportiva precedente. Di conseguenza, l`aumento di capitale precedentemente pianificato dovrà essere più consistente. Inizialmente stimato tra 15 e 110 milioni, ora si prevede una cifra tra 70 e 110 milioni, con il club che ha indicato un massimo di 110 milioni.
Il Consiglio di novembre, dopo l`assemblea dei soci del 7, stabilirà l`ammontare esatto della ricapitalizzazione, che sarà attuata nel primo trimestre del 2026. L`entità dipenderà da vari fattori, in primis i risultati in Champions League. Si tratterà della quarta ricapitalizzazione in otto anni; tra il 2019 e il 2024, gli azionisti hanno già versato 900 milioni, di cui 573 forniti da Exor, che ha già anticipato altri 30 milioni in vista del nuovo aumento.
Fattori Determinanti per le Perdite
Diversi elementi hanno contribuito al risultato del bilancio 2024-25. Gli allontanamenti di Motta e Giuntoli hanno generato accantonamenti per 16 milioni di euro. I risultati sportivi inferiori alle aspettative del business plan (playoff di Champions, quarti di Coppa Italia e quarto posto in campionato) e il ritardo nella definizione degli sponsor di maglia hanno causato una riduzione degli incassi di circa 20 milioni.
Nonostante la Juve sia al suo ottavo esercizio consecutivo in perdita, avendo bruciato 847 milioni negli ultimi cinque anni, la stagione 2024-25 segna un`inversione di tendenza con una perdita di 58 milioni, rispetto ai -199 milioni dell`anno precedente e ai picchi di -227 e -239 milioni degli anni precedenti.
Fattori positivi che hanno mitigato le perdite includono il ritorno in Champions League (75 milioni), la partecipazione al Mondiale per Club (27 milioni) e le operazioni di player trading (110 milioni di proventi, rispetto ai 34 milioni dell`anno precedente). È fondamentale anche la continua riduzione dei costi strutturali della rosa: ammortamenti e svalutazioni dei calciatori sono diminuiti da 139 a 125 milioni, e gli stipendi da 239 a 220 milioni. Tuttavia, gli infortuni nella prima parte della scorsa stagione hanno comportato 12 milioni di costi per prestiti a gennaio.
Prospettive per il 2025-26 e Sostenibilità
La revisione delle stime influisce anche sull`attuale esercizio, principalmente a causa dell`andamento della campagna trasferimenti. La mancata cessione di Dusan Vlahovic, ad esempio, comporta un costo di 42 milioni per il 2025-26. La Juventus ha operato dei tagli estivi, ma meno di quanto auspicato, e alcune cessioni, come quella di Nico Gonzalez, potrebbero concretizzarsi più avanti.
Sono state fatte scelte sportive precise, mantenendo giocatori chiave e rinunciando a plusvalenze immediate (31 milioni registrati tra luglio e agosto). La sostenibilità economico-finanziaria del club dipende infatti dal mantenimento di un`alta competitività della squadra. La costante partecipazione alla Champions League rimane cruciale, soprattutto ora che i ricavi da sponsorizzazioni sono tornati ai livelli normali e il business dello stadio è consolidato.
Al 30 giugno 2025, l`indebitamento finanziario netto è aumentato di 37 milioni, raggiungendo quota 280 milioni, a causa dei fattori negativi menzionati. Gli apporti di capitale serviranno a ridurre questo debito, un obiettivo che la Juventus mira a raggiungere nel medio-lungo periodo. Inoltre, è stato emesso un bond da 150 milioni, con un tasso di interesse del 4,15% e scadenza nel 2037, sottoscritto da fondi gestiti da Pgim. Questa operazione mira a bilanciare la struttura del debito, estendendone la durata e riducendone il costo complessivo.