Cristian Chivu.
In cima alla classifica troviamo Juve e Napoli, e la vera sorpresa non è la squadra di Conte, che ci si attendeva tra le protagoniste dopo un`importante campagna acquisti estiva e che a Firenze ha mostrato sprazzi di grande calcio. Piuttosto, è la Juventus, il club più titolato d`Italia con trentasei scudetti, che, nonostante le perplessità iniziali dovute a mancate acquisizioni e cessioni fallite, vola a punteggio pieno dopo tre giornate. La vittoria contro l`Inter è stata particolarmente significativa, frutto di un`eccezionale determinazione e delle giocate decisive dei giovani talenti Yildiz e Adzic.
Il Percorso della Juventus
Nonostante sia ancora presto per definire il cammino della Juventus, è chiaro che escluderla dalla corsa scudetto sarebbe un errore, sebbene il Napoli, con l`innesto di Hojlund, stia mostrando un livello di gioco superiore. Tuttavia, la gestione di Tudor non ha solo valorizzato la sua squadra, ma ha anche innescato una profonda crisi all`Inter. La sconfitta contro la Juve segue quella casalinga contro l`Udinese, portando a sei i punti di distacco da bianconeri e Napoli dopo sole tre giornate. Questa spirale negativa è iniziata già in primavera, culminando nella perdita di tutte le competizioni: Coppa Italia (contro il Milan), scudetto (Napoli), Champions League (Psg) e Coppa del Mondo per Club (Fluminense). Una serie allarmante di sconfitte che si prolunga di stagione in stagione, quasi che la pausa estiva non avesse portato alcun cambiamento. Non si tratta di una maledizione o di un mistero, ma di una serie di errori, troppi, che spaziano dalla scelta dell`allenatore a quella del mercato.
La Formazione e le Scelte Tattiche
Analizzando la formazione che ha subito altri quattro gol contro la Juve – portando il totale a sei in tre partite – si intuisce rapidamente perché la “nuova” Inter sembri identica alla precedente: i protagonisti sono gli stessi che hanno caratterizzato i fallimenti della passata stagione. L`unico volto nuovo tra i titolari allo Stadium era Akanji, appena arrivato e schierato immediatamente a seguito delle prestazioni deludenti di Bisseck contro l`Udinese (proseguimento degli errori del difensore tedesco della scorsa stagione, sollevando dubbi sul rifiuto di 32 milioni dal Crystal Palace). Le sostituzioni di Chivu in partita hanno inoltre contraddetto, in parte, il costoso mercato estivo: a centrocampo, Zielinski è stato preferito a Diouf e Sucic (quest`ultimo entrato solo all`82`), mentre sulle fasce si è optato per l`esperto Darmian invece del venticinquenne Luis Henrique, pagato una cifra considerevole. Sorprendente anche la decisione di sostituire Lautaro – sebbene non fosse nella sua migliore giornata, ha senso togliere un giocatore del suo calibro sul 2-1? – rimpiazzandolo con Bonny anziché Esposito.
Il Capitolo Chivu
L`impressione generale è che, durante l`estate, l`Inter necessitasse di cambiamenti significativi nella rosa titolare, non solo tra le riserve. Era fondamentale una rottura con il recente passato per iniettare nuova linfa, entusiasmo ed energia in un ambiente permeato da delusioni e tensioni. Inoltre, la difesa avrebbe richiesto un rafforzamento mirato e una valutazione approfondita sul ruolo di Sommer. Si arriva così a Chivu, figura emblematica dell`attuale crisi interista. Nominato allenatore nonostante la sua limitata esperienza – solo tredici partite in Serie A, avendo precedentemente guidato solo le giovanili – ha tentato di modificare l`assetto della squadra di Inzaghi utilizzando gli stessi giocatori del suo predecessore. Finora, questo approccio non ha sortito gli effetti desiderati; anzi, le prestazioni sembrano essere peggiorate. Il suo intento appare arduo: come possono gli stessi calciatori, abituati per anni a un certo tipo di gioco, improvvisamente adottare un nuovo stile e avere successo? Chivu sembra voler stravolgere il principio gattopardesco del `cambiare tutto per non cambiare nulla`, tentando di non cambiare nulla, neanche i giocatori, affinché tutto cambi: il gioco, i risultati, la solidità difensiva e l`atmosfera. È un obiettivo realistico? E può un tecnico senza un curriculum importante in panchina riuscirci? Di certo, è necessaria un`immediata inversione di rotta. Subito.