Gio. Ago 28th, 2025

La Famiglia Thuram: L’Esempio che Trascende la Rivalità Sportiva

Sport Bilder des Tages Db Milano 19/05/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Marcus Thuram-Lilian Thuram PUBLICATIONxNOTxINxITA

Un Abbraccio Fraterno e lo Sguardo Fiero di un Padre: L`Essenza Unificante dello Sport

Lilian Thuram in tribuna osserva i figli Marcus e Khephren.
Lilian Thuram in tribuna, testimone silenzioso del successo dei figli Marcus e Khephren.

Marcus Thuram ha recentemente brillato sul campo, mettendo a segno due gol e conquistando il titolo di miglior giocatore. La sua gioia era palpabile, amplificata dalla presenza in tribuna di suo padre Lilian e del fratello Khephren. Marcus li ha cercati con lo sguardo, alzando un braccio in segno di saluto. Khephren, con orgoglio evidente, ha risposto con un pollice in su. Lilian, impassibile come sua consuetudine, non si è lasciato andare a tifo o commenti, dimostrando la saggezza di un padre a cui basta esserci. Questo toccante quadretto familiare, tuttavia, non è stato apprezzato da tutti. Una parte dei tifosi juventini ha criticato il gesto di Khephren, sostenendo: “Sei stipendiato dalla Juve! Assurdo fare l`ok a un`avversaria da scudetto!”.

Amore Non Tossico: Il Vero Significato di Competizione

Questa reazione riflette una forma distorta e nociva di tifo. Ci si aspettava forse che Khephren tradisse il legame fraterno a causa di un contratto? I fratelli Thuram ci rammentano la vera etimologia della parola “competizione”: dal latino “cum”, che significa “insieme”. Lo sport, nella sua essenza più pura, consiste nel “perseguire insieme lo stesso traguardo”. È un po` come Sinner e Alcaraz che si allenano su campi adiacenti, con la palla dell`uno che a volte finisce tra i piedi dell`altro. Nelle finali si scontreranno con fervore agonistico, proprio come faranno Khephren e Marcus nel prossimo incontro tra Juve e Inter, perché questo è lo sport. Ma, al di là di ogni rivalità, un amico resta un amico e un fratello un fratello.

Lilian, che da bambino ha sperimentato il razzismo e veniva chiamato “Noiraude” come una mucca stupida dei cartoni animati, ha ascoltato sua madre dirgli che “non si cambiano le cose”. Eppure, Lilian ha lottato per modificarle. Ai suoi figli ha trasmesso il valore che il colore della pelle non conta. E figuriamoci quello delle maglie.

Articolo ispirato da Luigi Garlando

By Davide Colonna

Davide Colonna risiede a Torino ed è un giornalista sportivo instancabile. Si occupa di tutto, dal basket alla scherma, con un occhio attento ai dettagli e alle storie degli atleti.

Related Post