Mer. Ott 8th, 2025

La polemica di Zverev: “Le superfici sono tutte uguali, Sinner e Alcaraz vincono sempre”

Di Luigi Ansaloni

Le recenti dichiarazioni del tennista tedesco Alexander Zverev, numero tre del mondo, riprendono le critiche sollevate da Roger Federer qualche giorno fa in un podcast. Zverev afferma: “È ovvio che i direttori dei tornei si muovano in questa direzione.”

Alexander Zverev durante una partita di tennis

“Detesto quando la velocità del campo è la stessa ovunque. So che i direttori dei tornei si stanno muovendo in questa direzione perché, ovviamente, vogliono che Sinner e Alcaraz vincano in ogni torneo”, ha dichiarato Alexander Zverev. Il numero tre del mondo ha lanciato un`accusa diretta, che fa eco alle recenti parole di Roger Federer. Entrambi sostengono che le superfici siano rese uniformi per favorire Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Tuttavia, ascoltando il tennista tedesco – che in classifica è ben distante dai primi due, essendo più vicino al 50° che al 2° posto, e che ha avuto un 2025 tutt`altro che brillante – viene spontaneo pensare alla favola della volpe e l`uva, in chiave tennistica. Sembra cioè che, non riuscendo a battere Jannik e Carlos, la colpa venga attribuita, almeno in parte, anche alle superfici.

Roger Federer in campo
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Le Lamentele di Zverev

“In passato, le superfici erano molto più diversificate: non era possibile giocare lo stesso tipo di tennis su erba, cemento o terra battuta. Oggi, invece, si può adottare una strategia quasi identica su ogni superficie”, ha affermato il tedesco dopo la sua vittoria per 6-4 6-4 contro il francese Royer al Masters 1000 di Shanghai. Sebbene il problema della velocità dei campi sia dibattuto da anni e non sia una novità del 2025, sorge spontaneo chiedersi perché Zverev non abbia espresso queste lamentele prima, considerando che fino all`anno precedente era il numero 2 del mondo e vinceva regolarmente, arrivando anche a disputare due finali Slam (Parigi e Melbourne) in pochi mesi.

Djokovic e la Questione del Calendario

Questa polemica si somma a quella, altrettanto accesa, riguardante il calendario troppo fitto. Anche su questo fronte, Novak Djokovic ha replicato con una certa irritazione, sempre da Shanghai: “Molti si lamentano, ma nessuno fa nulla quando è il momento di agire.” La situazione è speculare al dibattito sulle superfici: il problema è reale e richiederebbe un`azione, ma da anni le parole rimangono inascoltate.

La Risposta di Sinner

La risposta di Sinner è stata chiara e concisa: “Non siamo io e Carlos a preparare i campi. Non è una nostra decisione. Ci sforziamo di adattarci a ogni situazione. Sento comunque che la superficie è un po` diversa ogni settimana. Ho giocato un ottimo tennis anche quando i campi erano più veloci. Ma non spetta a me fare i campi, cerco solo di esprimere il miglior tennis possibile.”

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By Lorenzo Valli

Lorenzo Valli abita a Bologna e si dedica alle notizie sportive italiane. Specializzato in volley e automobilismo, sa unire dati e emozioni nei suoi articoli.

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