Jannik Sinner, durante il Media Day a Wimbledon, ha commentato la separazione da parte del suo team, specificatamente dal preparatore atletico Marco Panichi e dal fisioterapista Ulisses Badio. Ha minimizzato l`impatto, affermando che “succedono queste cose in un team”, ma che non crede avrà ripercussioni su di lui. La decisione, ha spiegato, è stata presa ad Halle senza “una ragione specifica” o “motivi eclatanti”, semplicemente “a volte bisogna prendere una strada differente”. Sinner ha riconosciuto i “risultati straordinari” ottenuti insieme, citando la finale del Roland Garros come “risultato eccezionale di squadra”, ma ha ribadito che tali cambiamenti fanno parte dello sport. Riguardo a Wimbledon, il suo obiettivo primario è “giocare un ottimo tennis”.
Il paragone con la cucina del papà
L`altoatesino ha ammesso che il “timing” per questa separazione “non è il migliore”, ma non si aspetta ripercussioni fisiche o psicologiche. Ha rivelato che non stanno ancora cercando sostituti (“non è il periodo adatto”, “non è il momento adatto per pensare a questo”), pur essendoci “tante opzioni”. Sottolinea di cercare collaboratori che sappiano “lavorare e comunicare” bene con il team esistente e che si “integrino alla perfezione”. Per lui, “l`onestà e la fiducia” sono fondamentali nel team, data la quantità di tempo trascorso insieme. Ha concluso citando suo padre, Hanspeter, uno chef, come ispirazione: “In cucina bisogna andare d`accordo con le persone per lavorare assieme”.