Un Novak Djokovic in ottima forma si appresta ad affrontare Carlos Alcaraz nella semifinale degli Us Open. Dopo aver sconfitto l`idolo di casa Fritz, il tennista serbo ha conquistato il diritto di sfidare nuovamente lo spagnolo, con la finale dello Slam americano in gioco e l`opportunità di affrontare il vincitore tra Sinner e Felix Auger-Aliassime. Nel frattempo, in un`intervista rilasciata a Clay, Djokovic ha espresso le sue considerazioni su un amico e collega del circuito, Nick Kyrgios.
Djokovic su Kyrgios: “È un punto di riferimento per il tennis”
Nonostante un inizio burrascoso, il serbo e l`australiano hanno sviluppato una forte amicizia. Djokovic ha sempre manifestato grande apprezzamento per Kyrgios, pur riconoscendo che le sue prolungate assenze e i numerosi ritiri hanno avuto un impatto negativo sulla sua carriera.
“Spero davvero di rivederlo presto in campo, perché ha affrontato molti infortuni. Rappresenta un punto di riferimento essenziale per il nostro sport. Nonostante sia spesso controverso e non convenzionale, il pubblico lo adora; è un giocatore che genera un forte interesse. Ho letto che potrebbe affrontare Sabalenka in una `Battaglia dei sessi`, simile a quella di Billie Jean King. Se si realizzasse, sarebbe un evento molto intrigante.”
Djokovic: “Kyrgios non ha mai avuto la disciplina necessaria”
Secondo Djokovic, il tennista australiano avrebbe potuto raggiungere l`élite mondiale:
“Purtroppo, Nick non ha mai posseduto la disciplina indispensabile. Se avesse anche solo il 30% della dedizione richiesta – e a mio parere ne ha circa il 5% – si collocherebbe agevolmente tra i primi dieci del mondo. È arrivato a giocare una finale di Wimbledon senza un adeguato riscaldamento, senza allenamenti specifici e senza un coach, riuscendo comunque a superare i migliori giocatori del circuito. Possiede un talento e un potenziale immensi; avrebbe potuto compiere imprese straordinarie, ma la sua negligenza verso il proprio corpo lo ha condotto alla situazione attuale. Nutro una grande simpatia per lui e spero che torni presto in campo per la partita con Sabalenka e, almeno, per il `suo` Australian Open, perché se lo merita. È una posizione difficile per un tennista, trovarsi in una sorta di limbo, non ufficialmente ritirato ma nemmeno pienamente attivo. Gli auguro ogni bene.”