Gio. Lug 17th, 2025

L’Ex Maestro di Sinner Rivelò: “Minimi Errori Fin da Piccolo. Alcaraz e Lui Sono un Livello a Parte”

«Jannik Sinner arrivò da me giovanissimo, spinto dalla segnalazione di un collega: “C`è un ragazzo di Sesto, pare bravo, dagli un`occhiata”». Iniziò così la strada che, anni dopo, avrebbe portato Sinner a fare la storia, diventando il primo italiano a vincere Wimbledon. A ripercorrere questi momenti è il suo primo maestro, Heribert Mayr, che lo ha seguito fin dall`infanzia e ora festeggia le sue vittorie. Mayr è convinto che Sinner «riuscirà a conquistare tutti e quattro gli Slam nella stessa stagione, magari non subito, ma entro 3-5 anni».

Il Trionfo a Wimbledon e le Emozioni del Maestro

Come ha vissuto la finale?

«L`emozione era tanta, trattandosi di un mio ex allievo. Ho seguito la partita con attenzione. Dopo aver perso il primo set, ero comunque abbastanza sereno. Nel secondo, Jannik ha iniziato a imporre il suo gioco, mettendo in chiara difficoltà Alcaraz. A quel punto, la fiducia in una sua vittoria è cresciuta esponenzialmente».

La sua fiducia era così alta anche prima dell`incontro?

«A dire il vero, la mia previsione era un 50-50. Alcaraz è estremamente forte sull`erba, forse anche più che sulla terra battuta. Ma una volta che Jannik è entrato pienamente in partita, specialmente nel terzo set, Alcaraz si è trovato spiazzato, cominciando a commettere errori insoliti».

La sconfitta nella finale del Roland Garros ha fornito uno stimolo in più?

«Credo che se non avesse avuto quei tre match point in risposta, avrebbe mantenuto il suo servizio. Nonostante appaia sempre impassibile, è difficile immaginare cosa si provi dentro dopo aver fallito tre match point e doversi mettere al servizio».

Quando era sotto di due set contro Dimitrov, quali pensieri le sono venuti?

«Ero convinto potesse ribaltare la partita. Certo, dipendeva anche da Dimitrov, ma la mia fiducia rimaneva alta. A certi livelli non si può mantenere la stessa intensità per tre set interi. Prima o poi arriva un leggero calo, e Jannik è bravissimo a percepirlo e approfittarne».

Si sarebbe mai aspettato di vedere Jannik trionfare a Wimbledon?

«Ci speravo, ma era un desiderio, nulla di più. Quando lo seguivo, pensavo sempre che “potesse diventare un ottimo giocatore”, ma mai che avrebbe conquistato Wimbledon».

Gli Inizi e il Futuro Luminoso

Ricorda ancora il vostro primo incontro?

«Mi recai a San Giorgio, dove giocai con lui e apportai alcune correzioni, come quella sull`impugnatura. Ciò che mi colpì fu la sua incredibile precisione: nonostante la modifica, commetteva pochissimi errori, un fatto estremamente raro quando si cambia l`impugnatura a un giocatore».

Quali sono le sue aspettative per Sinner nei prossimi tornei?

«A mio avviso, dovrebbe puntare a vincere gli US Open, anche se nel tennis non si può mai dare nulla per scontato: basta non essere al 100% della forma e si rischia la sconfitta. Prevedo un`altra finale tra Alcaraz e Jannik. Tra loro due e il resto dei tennisti c`è un divario enorme».

By Matteo Rinaldi

Matteo Rinaldi vive a Verona e scrive di sport italiani con passione. Dalle partite di calcio alle corse ciclistiche, racconta ogni evento con uno stile vivace e vicino ai lettori.

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