Fernando Llorente, ex attaccante di spicco della Juventus, ha recentemente offerto le sue sincere riflessioni sullo stato attuale del club bianconero e ha rievocato momenti significativi della sua permanenza a Torino. L`occasione è stata una lunga intervista concessa a Tuttosport, in cui lo spagnolo non ha lesinato analisi e aneddoti sulla sua esperienza calcistica.
La Juventus di Oggi: Tra Rinnovamento e Ricerca dell`Esperienza
Secondo Llorente, la Juventus odierna si trova in una fase di profondo rinnovamento che, sebbene necessario, le sottrae quella cruciale esperienza indispensabile per competere immediatamente ai massimi livelli. «Negli ultimi due anni c`è stato un profondo rinnovamento, alla Juve di oggi manca l`esperienza per essere subito competitiva», ha dichiarato. Ha poi tracciato un parallelo con la sua esperienza nel 2013, anno del suo arrivo a Torino: «Il gruppo veniva da due campionati vinti di fila. E c`era una spina dorsale forte, rappresentata dagli italiani, fenomeni assoluti in campo e grandi leader all`interno dello spogliatoio». Llorente etichetta l`attuale formazione come una «Juve in costruzione», sottolineando che «non hanno ancora raggiunto la maturità per vincere».
L`analisi dell`ex numero 14 bianconero si spinge anche sulle recenti performance: «Gli ultimi due pareggi in particolare hanno ridato una dimensione normale alle prestazioni di questo avvio di stagione, nonostante la squadra abbia fatto di più dell`avversario». Per raggiungere la vittoria, ribadisce, è fondamentale capitalizzare ogni opportunità: «Se vuoi vincere, però, devi ottenere il massimo dalle partite in cui giochi meglio». Come esempio di efficienza e concretezza, Llorente ha citato il Napoli, pur riconoscendo gli ingenti investimenti: «Basti pensare al Napoli: sì, la società ha speso tanto per accontentare Conte, ma sbagliano pochissimo. C`è un grande lavoro dell`allenatore, bravissimo a esaltare ogni singolo».
Il Grande Rimorso: L`Incubo di Istanbul e la Champions Sfumata
Quando gli viene chiesto un confronto tra le gestioni tecniche passate e presenti, Llorente ammette di non poter tracciare un parallelo definitivo con l`attuale percorso della squadra. Tuttavia, il periodo sotto la guida di Antonio Conte gli rievoca un profondo rimpianto, soprattutto per quanto concerne la Champions League: «Eravamo una grandissima squadra, siamo stati in grado di fare il record di punti in campionato, ma in Champions League siamo stati sfortunatissimi».
Il ricordo più doloroso lo lega alla partita di Istanbul contro il Galatasaray: «Che incubo a Istanbul contro il Galatasaray: in quella partita ci hanno massacrato, hanno creato le condizioni affinché perdessimo. Ci è andato tutto male, ma eravamo fortissimi e potevamo veramente realizzare un sogno più grande di noi». Llorente è persino convinto che quella squadra fosse superiore a quella che, solo un anno dopo, avrebbe raggiunto la finale di Berlino.
Conte vs. Allegri: Un Confronto Personale
A livello personale, l`attaccante spagnolo non ha dubbi su quale esperienza preferisca: «Ricordo più volentieri il periodo con Conte: è un allenatore straordinario, ti entra dentro». Nonostante l`ammirazione per Conte, Llorente riconosce le difficoltà incontrate sotto la gestione successiva: «Con Allegri ho fatto molta più fatica, ma i due anni a Torino non si dimenticano». Le sue parole sottolineano il legame indissolubile con l`esperienza bianconera, un capitolo significativo della sua carriera.