Nonostante importanti free agent siano ancora disponibili, è tempo di tirare le prime somme. Houston, con l`acquisizione di Durant, e Orlando, con Bane, sembrano aver operato al meglio.

Un mercato anomalo
Il mercato NBA si è rivelato insolito quest`anno, caratterizzato più da scambi di alto profilo che da trasferimenti di free agent di spicco. Questa anomalia è principalmente dovuta al nuovo contratto collettivo di lavoro e alla preoccupazione delle 30 franchigie di superare le soglie salariali (`apron`), che impongono restrizioni e blocchi alle future operazioni. A metà luglio, è il momento di valutare le prime mosse. Di seguito, analizziamo chi si è distinto positivamente e chi meno. Un`importante premessa: diversi giocatori di calibro e nome sono ancora in attesa di una sistemazione in questa fase di free agency. Tra questi, talenti emergenti come Josh Giddey e Jonathan Kuminga, ma anche veterani ancora estremamente utili come Chris Paul, Russell Westbrook, Malcolm Brogdon, e Damian Lillard, recentemente tagliato dai Milwaukee Bucks.