Nel mondo delle corse, il risultato finale e il tempo sul giro sono solitamente i soli metri di giudizio. Eppure, al termine del Gran Premio d`Ungheria al Balaton Park, Francesco “Pecco” Bagnaia si è presentato ai giornalisti con un`espressione sorprendentemente serena e soddisfatta. Nonostante il suo nono posto, ben al di sotto delle aspettative per un campione del suo calibro, Bagnaia sembra aver ritrovato una sensazione fondamentale sulla sua moto, un elemento spesso più prezioso di una vittoria per ritrovare la fiducia.

Miglioramenti Inaspettati
A prima vista, il nono posto sul nuovo e discusso circuito del Balaton Park avrebbe potuto indicare la continuazione di un periodo difficile per il pilota piemontese, che faticava a trovare il giusto feeling con la sua GP25, una moto che il compagno di squadra Marc Marquez sta invece portando al successo. Tuttavia, le dichiarazioni di Bagnaia dopo la gara magiara rivelano un ottimismo inaspettato. Il campione ha parlato di notevoli miglioramenti nelle sue sensazioni in sella, attribuibili a una “rivoluzione” nel setup effettuata prima della gara Sprint, i cui effetti positivi stanno emergendo. “Dopo la modifica di ieri sono tornato a essere un po` più padrone della mia moto, e questo mi rende molto contento,” ha affermato il due volte iridato. “Il passo gara, quando sono riuscito a spingere, era decisamente buono, da podio. Dobbiamo ripartire da qui, mantenendo la calma e lavorando in questa direzione. Non siamo ancora al top, ma ho finalmente ritrovato un feeling che mi ha permesso di forzare l`ingresso in curva e di essere più performante nel veloce, cosa che quest`anno mi è sempre costata fatica. Il cambiamento è stato significativo, ma sono certo che ci porterà a grandi risultati.”
Il Tempo Perso in Pista
Sorge spontanea la domanda se tale “rivoluzione” nel setup non sia arrivata con un certo ritardo, considerando che il mondiale ha già raggiunto la sua quattordicesima tappa. Nonostante ciò, il cauto ottimismo di Bagnaia è comprensibile. Secondo il pilota, il suo nono posto finale è stato influenzato principalmente da un Long Lap Penalty subito mentre si trovava in ottava posizione, a causa di un taglio di curva non sufficientemente `scontato` in termini di tempo. Durante la gara, Bagnaia ha complessivamente perso circa 5 secondi a causa di errori e della penalità. “Pensavo di aver perso un secondo, invece sono stati solo otto decimi, quindi mi `mancavano` ancora due decimi e mi hanno dato la penalità,” ha spiegato Bagnaia, che ha tagliato il traguardo a soli 6 secondi dal podio. Da questa prospettiva, la sua gara può essere considerata positiva in termini di prestazioni e del potenziale percepito con la moto.

La Forcella Più Rigida: Un Dettaglio Tecnico Cruciale
Entrando nello specifico, il “cambiamento radicale” nel setup della moto di Bagnaia si è concentrato sulla forcella anteriore. La chiave per ritrovare il feeling, soprattutto con l`avantreno della sua Ducati GP25, sembra essere stata l`adozione di una configurazione più rigida. Questa soluzione era già stata parzialmente sperimentata da Bagnaia ad Aragon e si allinea a quella utilizzata fin dall`inizio stagione dal suo compagno di squadra, Marc Marquez, e successivamente anche da Fabio Di Giannantonio sulla terza Ducati GP25 in pista.
Il Sistema “Oversuspension”
Si auspica che questa scelta tecnica rappresenti un punto di svolta decisivo per il “rilancio” di Bagnaia, permettendogli di sfruttare al meglio la sua proverbiale frenata con punto di staccata avanzato. Un setup più rigido, infatti, minimizza i movimenti della moto in frenata e in ingresso curva, garantendo maggiore controllo e precisione. La tecnica di frenata con staccata “avanzata” prevede uno spostamento del busto in avanti e del sedere all`indietro per bilanciare i carichi, trasferendo peso sull`avantreno per ottimizzare il grip e l`inserimento in curva. Cruciale è stata anche l`adozione stabile del sistema “oversuspension”, un risuonatore gravitazionale regolabile già in uso da Marc Marquez dall`inizio della stagione. Questo sistema rivoluzionario stabilizza le frequenze di risonanza del braccio oscillante, riducendo i “rimbalzi” dello pneumatico sull`asfalto e migliorando drasticamente la precisione di guida, la trazione, la frenata e la stabilità complessiva della moto.

Verso Barcellona con Ottimismo
Con un cauto, ma tangibile, ottimismo ritrovato, quali sono le prospettive di Bagnaia per le prossime gare? Il mondiale si sposta a Barcellona tra due settimane. “Barcellona è una pista più adatta alla MotoGP rispetto a questa,” ha affermato il pilota piemontese. “Lì sono sempre stato competitivo, ma dovremo valutare le condizioni del tracciato, perché dove il grip è scarso ho sempre incontrato difficoltà. Tuttavia, con questo setup, sono convinto che potremo ottenere risultati migliori in generale.” Il tempo, come si suol dire, dirà se queste modifiche porteranno ai frutti sperati.