Lorenzo Musetti, intervenuto al Media Day in vista del suo debutto a Wimbledon, ha parlato del recente infortunio che lo ha tenuto fermo. Il tennista italiano è stato costretto a rimanere lontano dai campi senza toccare la racchetta per due intere settimane a causa di un problema rimediato nella semifinale del Roland Garros contro Alcaraz. Questo infortunio gli ha impedito di partecipare a qualsiasi torneo preparatorio sull`erba prima dello Slam londinese. Musetti ha sottolineato l`importanza fondamentale di dedicarsi ogni giorno a terapie e riabilitazione per il processo di recupero.
Riguardo alle sue attuali condizioni fisiche, Lorenzo si è mostrato ottimista: “Onestamente, ora sto bene. Da quando ho ricominciato ad allenarmi, non ho mai avvertito sensazioni che facessero pensare a una ricaduta. Il fisico è stato testato e non mi ha dato problemi, vedremo come reagirà poi in partita”.
Musetti: “Il mio obiettivo era arrivare qui”
Musetti ha proseguito parlando delle sue aspettative per il torneo: “Non ho aspettative particolari, voglio solo cercare di godermi questo momento”. Ha poi evidenziato l`intenso lavoro svolto lontano dai campi per recuperare: “Ho lavorato duramente fuori dal campo per due intere settimane, dedicando ogni giorno a terapie ed esercizi specifici per accelerare il percorso di recupero. Questo impegno mi ha permesso di essere pronto per poter giocare, era questo il mio obiettivo principale”.
Riguardo all`impegno a Wimbledon, ha aggiunto: “Ora che sono qui, ovviamente nessuno vuole uscire subito. Cercherò di affrontare una partita alla volta e vedere come andrà. Il primo turno sarà comunque molto impegnativo, anche perché è la prima partita che gioco su questa superficie dopo l`infortunio”.
Infine, il tennista di Carrara ha fornito dettagli più precisi sull`infortunio: “Si trattava di una lesione di primo grado all`adduttore sinistro. La sensazione che avevo avvertito durante la partita a Parigi purtroppo era reale, non era un `fantasma` come speravo. Ho fatto più di una risonanza magnetica nel giro di pochi giorni e tutte hanno confermato la diagnosi. Il medico mi aveva detto che per una persona non sportiva con lo stesso tipo di infortunio ci sarebbe voluto circa un mese di recupero, ma io sono riuscito a guarire e cicatrizzare in due settimane e mezzo. Certamente l`età giovane e le terapie intensive hanno favorito questo processo rapido”.