L`allenatore Antonio Conte, dopo la vittoria per 2-1 contro lo Sporting, ha dichiarato: “Se li vedete in campo non datemi del pazzo”. Scopriamo chi sono questi giovani e come possono essere utili alla squadra.
“Ambrosino e Vergara? Se li vedete in campo non datemi del pazzo”. Queste le parole di Antonio Conte dopo la partita di Champions League tra Napoli e Sporting Lisbona. Il tecnico del Napoli, forse euforico per i primi tre punti in Europa, ha riservato parole al miele a giocatori che finora hanno avuto poche occasioni in campo. Antonio Vergara e Giuseppe Ambrosino “sono due ragazzi che si allenano bene e stanno facendo miglioramenti importanti. Potrebbero avere spazio, e questo deve essere chiaro a tutti”, ha confermato l’allenatore azzurro.
Prodotti “Made in Napoli”
Napoletani, entrambi classe 2003, sono legati da un passato simile e proiettati verso un sogno comune: ottenere maggiore minutaggio con la maglia del Napoli. Non a caso Giuseppe Ambrosino ha celebrato sui social i 22 minuti giocati (da subentrato) nella partita contro il Cagliari con un post che lascia poco spazio a interpretazioni: “Dreams come true”. Sogni che diventano realtà. Deve essere proprio questa la sensazione nell`indossare la maglia del Napoli per questi due giocatori, prodotti del settore giovanile, che hanno fatto la gavetta nelle categorie inferiori prima di strappare almeno mezza stagione al seguito dei campioni d`Italia. Antonio Conte li ha aggregati alla prima squadra per i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro e, nonostante i numerosi movimenti di mercato, tra prestiti e cessioni, Ambrosino e Vergara sono rimasti in rosa, a disposizione per le partite di campionato. Rientrano pienamente nel progetto Napoli, tanto che la società starebbe lavorando al rinnovo dei loro contratti.
Giuseppe Ambrosino: Il Centravanti
Giuseppe Ambrosino ha fatto il suo esordio tra i “grandi” contro il Cagliari, subentrando a Lorenzo Lucca (Rasmus Hojlund non era ancora arrivato). Primo pallone toccato, dribbling secco. Gioca da centravanti, ma può ricoprire anche il ruolo di seconda punta. Muove i primi passi calcistici nella sua Procida, in un campetto vista mare. Ma ben presto inizia le navette quotidiane con Napoli. Tutti i procidani parlano di lui con immenso orgoglio: partiva alle 13:30 per Napoli e rientrava a casa dopo le 22:00. Nel 2013 entra a far parte del settore giovanile del Napoli. Vince la classifica marcatori del campionato Primavera 1 nella stagione 2021-22. L’anno successivo viene girato in prestito al Como, dove sigla il primo gol in Serie B, ma per lo scarso impiego, nel corso della stagione prosegue il prestito al Cittadella, dove trova maggiore spazio e continuità. L’anno seguente passa al Catanzaro, sempre in prestito, ma la vera consacrazione avviene con il Frosinone nella scorsa stagione: 36 presenze e 5 gol. “Lo scorso anno ha fatto uno step importante, vorrei che restasse con noi”, ha dichiarato Antonio Conte da Castel di Sangro. E così è stato.
Antonio Vergara: Il Jolly Tattico
Antonio Vergara è rimasto in maglia azzurra in questo avvio di stagione, dopo essersi messo in mostra nei ritiri pre-campionato. È suo il passaggio che ha portato al gol di Romelu Lukaku contro il Sorrento. Impiegato con continuità nelle amichevoli estive, al posto di giocatori come McTominay, Anguissa, De Bruyne, ma anche Politano. Vergara è il jolly di cui il Napoli potrebbe avere bisogno nel reparto offensivo: può giocare da mezzala, trequartista, ma anche da esterno alto a destra, ed è dotato anche di una buona tecnica spendibile sui calci piazzati. “Dimmi da dove vieni e ti dirò chi sei”. Di Frattaminore, cresciuto calcisticamente a Frattamaggiore come il suo più illustre (per ora) antenato, Lorenzo Insigne. Antonio Vergara entra nel giro del settore giovanile del Napoli giovanissimo, all’età di 11 anni. Proprio come Giuseppe Ambrosino, con cui ha condiviso tutti gli anni delle giovanili, nella stagione 2022-23 viene mandato in prestito alla Pro Vercelli, in Lega Pro, segnando 3 gol e realizzando 4 assist. L’anno successivo, il salto in Serie B con la Reggiana, dove resta per due anni; il primo macchiato fin da subito dalla rottura del crociato. Ma la seconda stagione in maglia granata gli vale 32 presenze.
Giovani Promesse: Coetanei con un Futuro
Se è vero che Ambrosino e Vergara sono coetanei di Rasmus Hojlund, per il quale il club ha sborsato 50 milioni appena un mese fa, è pur vero che in un periodo in cui il Napoli è chiamato a rispondere al doppio impegno e soffre per gli infortuni, questi ragazzi potrebbero davvero “dare una grossa mano”, per usare un’espressione cara ad Antonio Conte. Sempre disponibili al sacrificio, puntuali negli allenamenti, discreti ma ambiziosi. Uomini, prima ancora che giocatori, che hanno vissuto il calcio senza VAR in Serie C e che, adesso, aspettano silenziosamente la propria occasione nell’Olimpo del calcio. Nel loro caso, la trafila tra giovanili, categorie inferiori e prima squadra ha funzionato perfettamente. Che poi è l’iter classico dei giocatori di qualche decennio fa: la vera innovazione a volte è solo un ritorno alla tradizione.