Il nuovo corso dei New York Knicks, guidato dal coach Mike Brown, include un tocco italiano grazie a Riccardo Fois, assistente della nazionale di Pozzecco, che aveva già collaborato con Brown a Sacramento.

Le squadre NBA hanno ripreso le attività con il “primo giorno di scuola”, segnando la fine delle vacanze. Per i New York Knicks, l`inizio della preseason è stato particolarmente sotto i riflettori, con il mini media day tenutosi a Tarrytown. Qui, a circa un`ora dal Madison Square Garden, la squadra ha iniziato a familiarizzare con la nuova guida tecnica di coach Mike Brown.
Le ambizioni e un italiano nello staff
Dopo aver ottenuto i migliori risultati dal 2000, la dirigenza dei Knicks ha deciso di cambiare rotta in panchina, sostituendo Tom Thibodeau, nonostante i suoi successi, con coach Mike Brown. L`obiettivo è guidare un gruppo di talento al successo nella Eastern Conference, dove, anche a causa degli infortuni di stelle come Tatum (Celtics) e Haliburton (Pacers), i Knicks sono considerati tra i favoriti.
Mike Brown ha espresso fiducia: “Le ambizioni non mi spaventano, anzi, sono il primo ad averle. Dobbiamo sviluppare la giusta alchimia, ma sono molto incoraggiato dall`entusiasmo e dalla disponibilità dei giocatori.” Ha inoltre elogiato il suo staff variegato, capace di mettere i giocatori nelle migliori condizioni. Tra gli assistenti c`è anche l`italiano Riccardo Fois, già collaboratore di Brown a Sacramento e assistente della nazionale di Pozzecco. Fois, 38 anni, ha accettato la sfida dei Knicks dopo diverse offerte, scegliendo una delle franchigie più ambiziose. Brown ha poi aggiunto: “C`è molto da fare. Dobbiamo migliorare la fisicità in difesa e aumentare il ritmo in attacco. Finora ho riscontrato una grande disponibilità da parte di tutti.”
“Voltiamo pagina”
Cruciale sarà l`apporto di Jalen Brunson, ormai riconosciuto come un top player NBA, che dovrà voltare pagina dopo il legame speciale con l`ex coach Thibodeau. Brunson ha dichiarato: “Thibs ha avuto un impatto fondamentale sulla mia carriera; è stato triste sapere del suo licenziamento, ma questa è la NBA. Lui sa quanto ha significato per me, ma ora dobbiamo andare avanti.”
Durante la conferenza stampa, il padre di Brunson, Rick (ancora nello staff), ha fatto un`incursione scherzosa, esortando il figlio a “parlare bene”. La risposta di Jalen, selezionato nel secondo quintetto All-NBA, è stata altrettanto ironica: “Peccato non abbiano licenziato anche lui…” Questo evidenzia un clima sereno, sebbene in casa Knicks non sia sempre stato scontato. Anche Karl-Anthony Towns ha commentato: “Veniamo da una buona stagione, ma quest`anno vogliamo fare ancora meglio. Siamo tutti pronti a fare i sacrifici necessari per essere la migliore versione di noi stessi.”