La futura prima scelta del Draft 2025, Cooper Flagg, non brilla al tiro (5 su 21) ma guida i Mavericks alla vittoria sui Lakers. Offre una prestazione migliore di Bronny James, figlio di LeBron (8 punti). Positivo anche il debutto dell`italiano Saliou Niang (10 punti) per Cleveland.
Cooper Flagg, considerato la prima scelta assoluta del Draft NBA 2025, ha descritto il suo debutto nella Summer League di Las Vegas con i Dallas Mavericks come “una delle peggiori partite della mia vita”. Un giudizio severo e auto-critico. È vero che i soli 10 punti realizzati con un 5 su 21 al tiro contro Los Angeles non sono stati spettacolari, ma l`ala proveniente da Duke University ha comunque saputo rendersi decisivo nei momenti chiave. Con una stoppata cruciale e un assist vincente, Flagg ha contribuito in modo determinante alla vittoria per 87-85 dei texani sui Lakers. Il suo allenatore, Jason Kidd, ha commentato positivamente, sottolineando la sua incredibile compostezza per un giocatore di soli 18 anni.
Flagg a confronto con Bronny
Il giovane talento dal Maine è stato impiegato dai Mavericks anche come iniziatore del gioco, mostrando versatilità rispetto al suo ruolo di ala al college. Nel suo debutto da professionista, in 32 minuti sul parquet, ha registrato 6 rimbalzi, 4 assist e 3 palle rubate, oltre ai 10 punti. La sua prestazione è stata superiore a quella di Bronny James, figlio di LeBron, anch`egli molto atteso al Thomas & Mack Center. Bronny ha concluso la partita con 8 punti (2 su 8 al tiro), solo 2 assist e 2 rimbalzi, sbagliando inoltre il tiro per la vittoria a 3 secondi dalla fine. Flagg si è detto soddisfatto principalmente per il risultato di squadra: “Abbiamo vinto, ed è questo che conta per me”. Le sue giocate determinanti sono state la stoppata su DJ Stewart a 1 minuto e 10 secondi dalla sirena e l`assist per la tripla decisiva del compagno Ryan Nembhard, che ha sancito il sorpasso finale.
Niang debutta con Cleveland
Un altro debutto significativo della notte NBA, dal punto di vista italiano, è stato quello di Saliou Niang. L`ala di 199 centimetri, 21enne ex Trento, selezionato con la 58ª chiamata al Draft 2025 dai Cavaliers, ha esordito anche lui in Summer League a Las Vegas. Partendo dalla panchina per Cleveland, ha segnato 10 punti (4 su 9 al tiro) in 23 minuti. Ha messo in mostra le sue doti atletiche, le lunghe braccia utili in difesa e l`energia a rimbalzo, anche offensivo. Pur con un tiro ancora in fase di sviluppo, Niang ha dimostrato le qualità che hanno attirato l`attenzione della franchigia dell`Ohio. Nonostante la sconfitta di Cleveland per 115-116 contro gli Indiana Pacers, il risultato era secondario. Interessanti, invece, le parole dell`allenatore dei Cavaliers, Coach Atkinson, su Evan Mobley: “Tra 2-3 anni sarà tra i candidati per il titolo di MVP stagionale”, un`investitura importante per il giovane lungo.
Williams rinnova con OKC
Oltre agli esordi, la notte ha portato anche notizie di rinnovi contrattuali. Gli Oklahoma City Thunder, dopo aver esteso gli accordi con Shai Gilgeous-Alexander (4 anni, 285 milioni) e Chet Holmgren (5 anni, 250 milioni), hanno fatto lo stesso con Jalen Williams. Williams ha firmato un rinnovo per altre cinque stagioni, potendo guadagnare fino a 287 milioni di dollari nel migliore scenario. I Thunder stanno blindando i loro giovani “Big Three” con un investimento complessivo di 822 milioni di dollari per il prossimo futuro. Holmgren ha 23 anni, Williams 24, e Gilgeous-Alexander 26. Mantenere i giocatori di contorno diventerà più complesso con questi ingaggi onerosi, ma il General Manager Sam Presti ha intanto assicurato le tre stelle per le stagioni a venire.
Jones rinnova con i Pelicans
Si segnala infine un secondo rinnovo contrattuale, quello di Herb Jones. Lo specialista difensivo dei New Orleans Pelicans ha prolungato il suo accordo per tre anni a 68 milioni di dollari, legandosi alla franchigia della Louisiana fino al 2030. L`ala di 26 anni, sebbene limitata dagli infortuni nella scorsa stagione, è confermata come un pilastro fondamentale, un giocatore di ruolo prezioso, nella squadra che ruota attorno a Zion Williamson come principale opzione offensiva.