Adriano Panatta e Paolo Bertolucci hanno subito commentato la finale di Wimbledon vinta da Jannik Sinner nel loro podcast “La Telefonata”. I due ex campioni di tennis hanno analizzato a fondo il successo dell`altoatesino su Carlos Alcaraz, soffermandosi sui passaggi decisivi del match.
Panatta ha raccontato di aver seguito la partita da casa, punto per punto. “Non è stato un incontro paragonabile a quello di Parigi, anche per via della superficie diversa”, ha spiegato. “Escluse alcune belle giocate nel primo set, Alcaraz non è riuscito a esprimersi al meglio ed è stato letteralmente schiacciato dal carrarmato”, ha aggiunto, riferendosi alla solidità di Sinner.
Il punto di svolta
Discutendo il momento in cui la partita ha preso una direzione precisa, Panatta ha condiviso il punto di vista di Bertolucci. Quest`ultimo ha indicato un frangente nel secondo set, precisamente “Dopo 3/4 game del secondo set. La vera chiave è stato l`ace di seconda sul 30 pari”. Panatta ha pienamente concordato, sottolineando in particolare il coraggio dimostrato da Sinner in certi momenti cruciali.
“Servono gli attributi per giocare in quel modo”, ha affermato Panatta con enfasi. Ha poi elogiato Sinner definendolo “un grandissimo campione, una persona speciale”. La capacità di Sinner di non farsi condizionare dalla sconfitta di Parigi o dal trovarsi in svantaggio di un set a Wimbledon è, secondo Panatta, una chiara prova della sua forza mentale e della sua fiducia in sé stesso. “Ha continuato a fare il suo gioco perché ha fiducia in sé stesso e questa è una dote. Se ne frega se gli fanno il punto contro”. Bertolucci ha aggiunto che Sinner “Indipendentemente dall`avversario ha il suo piano e visto che è spesso micidiale continua a portarlo avanti”.
Sinner e Alcaraz a confronto
Riflettendo sul futuro, Bertolucci ha ribadito come la rivalità tra Sinner e Alcaraz sia destinata a dominare il circuito nei prossimi anni. Panatta ha accolto questa considerazione ma ha espresso un dubbio: “Va detto che anche Sinner ha dichiarato di essere in una fase di miglioramento, mentre non sono tanto sicuro che Alcaraz possa lavorare allo stesso modo per migliorarsi”.
Un`incertezza condivisa da Bertolucci, che ha citato anche le perplessità sollevate dall`allenatore di Alcaraz riguardo alla sua dedizione totale al tennis. Nonostante ciò, Bertolucci ha riconosciuto i recenti successi di Alcaraz (Roma, Parigi, finale a Wimbledon) come segnali di una possibile maggiore concentrazione. Ha poi concluso con un aneddoto che evidenzia le differenze tra i due giovani campioni: “La differenza si è vista anche in allenamento, lui ha fatto un bagno di folla mentre Sinner è andato nell`ultimo campo dell`Aorangi nel silenzio più assoluto”, un dettaglio che, secondo gli ex tennisti, rivela molto del loro approccio al professionismo.