Pio Esposito incanta all’esordio in Champions League con l’Inter

Pio Esposito ha dimostrato che un attaccante può eccellere anche senza segnare. La sua impressionante prestazione d`esordio si è rivelata nei dettagli: innumerevoli appoggi ai compagni, numerosi duelli vinti, passaggi chiave e recuperi cruciali. Ha ribaltato la convinzione comune che l`efficacia di un centravanti dipenda solo dai gol, illustrando come la difesa possa essere il miglior attacco. Verso il ventesimo minuto, dopo un raro errore su un passaggio per Thuram, Esposito si è immediatamente riscattato recuperando il pallone con una scivolata determinata, trasformando un potenziale sbaglio in un`affermazione della sua caparbietà.

Impegno e Dati Impressionanti

Sebbene non abbia trovato la via del gol, Esposito ha creato occasioni propizie per Marcus Thuram e Dumfries. Ha concluso l`incontro senza tiri in porta, ma è stato l`artefice di numerose azioni offensive e ha procurato molti falli nella zona centrale del campo. La sua intensità è stata notevole, coprendo la distanza più lunga di qualsiasi altro giocatore in campo con 11.679 chilometri, superando anche Calhanoglu (11.283 km) e Bastoni (10.762 km); solo Klaassen, nonostante la sua giornata meno brillante, ha corso di più. Questa prestazione ha evidenziato la sua dedizione. Ha ricevuto un voto di 7.5 da Dimarco, elogi ripetuti da Thuram, e l`ex allenatore delle giovanili, Chivu, ha affermato che “un giocatore come lui merita di far parte di questa squadra”. Non sorprende che i tifosi lo adorino.

Il Siparietto con il Fratello Sebastiano

Al termine del match, Pio ha ricevuto anche i complimenti del fratello Sebastiano Esposito, intervenuto in diretta su Prime Video. Sebastiano ha espresso grande entusiasmo per la prestazione di Pio: “Mi sono venuti i brividi, ha fatto una grande partita. Ma ora deve segnare, altrimenti lo supero con tutti i miei gol!”. Non ha mancato di ricordargli il suo primato: “Sai chi è il più giovane esordiente dell’Inter in Champions League? Sono io!”. Il 23 ottobre 2019, durante la vittoria per 2-0 contro il Borussia Dortmund a San Siro, l`allora allenatore Antonio Conte aveva concesso a Sebastiano l`ultima mezz`ora di gioco, quando aveva solo 17 anni, 3 mesi e 21 giorni. Pio, invece, si è distinto come il terzo esordiente più giovane tra i titolari, dopo Mario Balotelli e Davide Santon. Ha affrontato la partita con grande autorevolezza, tenendo testa ai difensori centrali dell`Ajax, Itakura e Baas, che hanno faticato a contenerlo. La sua utilità si è manifestata anche senza reti: in precedenza, aveva colpito il River Plate nel Mondiale per Club, e ad Amsterdam ha fornito due assist decisivi per Thuram e Dumfries. Ora, l`unico tassello mancante è il gol, come suggerito da Sebastiano.