Il legame tra i tecnici in panchina e la dimensione spirituale è spesso profondo, spingendoli a invocare l`aiuto divino per le sfide sportive.

Nei momenti cruciali, un intervento dall`alto può sembrare l`ultima risorsa. Si pensi a un pomeriggio di Serie B con il risultato bloccato sullo 0-0 e a Guido Pagliuca che, in un gesto di speranza, estrae il suo rosario e lo stringe forte tra le mani. Una preghiera al cielo, un`altra idealmente “lanciata” in area di rigore, perché nel calcio, come nella vita, l`imprevisto è sempre dietro l`angolo. Per Pagliuca, allenatore di un Empoli che faticava a Padova, quella volta non andò come sperato. Tuttavia, la storia del calcio è ricca di episodi che evidenziano il forte legame tra gli allenatori, i rosari e le preghiere.
Dall`acqua santa di Giovanni Trapattoni ai tentativi di Tite in Qatar, dalla profonda devozione di Cesare Prandelli a un altro rosario, quello ostentato da Diego Maradona in Sudafrica: le testimonianze sono molteplici. Questi sono solo alcuni dei racconti che illustrano come coloro che siedono in panchina cerchino un “aiuto extra”, una spinta spirituale per superare le difficoltà e raggiungere la vittoria.