Il sorprendente Milan attuale, capace di superare i campioni d`Italia nonostante l`inferiorità numerica, ha radici in una sconfitta inattesa al debutto contro una neopromossa. Tra la partita Milan-Cremonese del 23 agosto e il trionfo contro il Napoli di due giorni fa, un elemento cruciale è subentrato. Analizzando le formazioni, emerge una differenza significativa: Maignan, Tomori, Gabbia, Pavlovic, Saelemaekers, Fofana, Loftus-Cheek, Modric, Estupinan, Gimenez e Pulisic erano i titolari sconfitti all`esordio. Due giorni fa, la stessa base di dieci undicesimi della squadra, con l`unica variazione di Adrien Rabiot al posto di Loftus-Cheek, ha eroicamente sconfitto il Napoli. Rabiot è stato l`acquisto dell`ultima ora del mercato estivo, un`aggiunta strategica successiva all`infortunio di Jashari e, in particolare, allo shock provocato dalla sconfitta contro la Cremonese. Si potrebbe dire che senza il gol in rovesciata di Federico Bonazzoli, unica rete stagionale in Serie A per il Cremonese a San Siro, l`arrivo di Rabiot in rossonero non sarebbe avvenuto.

L`Instancabile Motore Rossonero
Adrien, giunto al Milan da Marsiglia dopo l`esperienza a Torino, si prepara a tornare per la prima volta da ex in quella città domenica sera. Con 360 minuti giocati in quattro presenze dal suo arrivo, Rabiot si è imposto come il motore instancabile del centrocampo rossonero. Ha preso il posto di Reijnders come mezzala sinistra, ma con caratteristiche diverse: se Tijjani aveva raggiunto uno status internazionale a Milano, Rabiot ha portato con sé un palmares di ventuno trofei tra club e nazionale. Reijnders era stato il miglior marcatore della stagione precedente con dieci reti in campionato; Rabiot ne aveva siglate solo una in meno nell`ultima Ligue 1. A differenza di Reijnders, che si concentrava più sull`inserimento offensivo con minori compiti di copertura, Rabiot è un centrocampista completo e infaticabile. Mentre Reijnders aveva chiuso la sua miglior stagione rossonera con numeri importanti ma una leadership meno marcata, Rabiot, insieme a Modric, incarna un carisma e un`autorevolezza riconosciuti.

L`Evoluzione di un Centrocampista
Da pilastro della squadra capolista, Adrien si appresta a tornare nello stadio della Juventus, la sua prima esperienza nel calcio italiano, un percorso che lo ha visto disputare 212 partite, segnare 22 gol, fornire 16 assist e conquistare quattro trofei: due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e uno scudetto. Nonostante questi successi, la sua storia con la Juve non ha avuto un lieto fine, dato che, a contratto in scadenza, non si è mai concretizzata una seria trattativa per il rinnovo. La Juventus, orientata verso un rinnovamento, considerava il trentenne Adrien un simbolo di un ciclo che si riteneva concluso. Tuttavia, Rabiot ha dimostrato una notevole evoluzione. Al Milan, si è trasformato in un centrocampista ancora più coinvolto nel gioco di squadra: i suoi passaggi medi a partita sono aumentati da 37,9 alla Juventus a 40 in rossonero. Anche la sua partecipazione ai duelli è cresciuta, passando da una media di 11,4 con la Juventus a 13,7 con il Milan. Inoltre, ha intensificato il suo contributo alla fase offensiva, con un notevole incremento delle sponde medie (da 0,7 a 2 a partita) e un leggero aumento dei dribbling tentati.
Il Feeling tra Allegri e Rabiot
Il cuore del nuovo Milan pulsa di qualità e resistenza, caratteristiche che saranno messe alla prova domenica contro la Juventus, il club dove è sbocciato il legame tra Allegri e Rabiot. A Torino, Massimiliano Allegri aveva già saputo esaltare le qualità di Adrien, e lo ha voluto fortemente al suo fianco anche a Milano. Insieme, in quattro partite ufficiali tra campionato e coppa, hanno collezionato quattro vittorie, segnando nove gol e subendone solo uno. Dopo l`inattesa sconfitta contro la Cremonese, i contatti per Rabiot si sono intensificati, culminando nell`accordo con il Marsiglia per sette milioni di euro, esclusi bonus. Questa cifra rappresenta l`investimento totale per l`attuale centrocampo milanista, considerando che l`intramontabile Modric è arrivato a parametro zero e Fofana era già in rosa. Due sere fa, dopo la vittoria sul Napoli, Adrien ha dichiarato: “È vero, la conoscenza con Allegri e tutto lo staff ha facilitato il mio inserimento. Conoscevo anche molti compagni di squadra. Sono arrivato con umiltà, lavorando ogni giorno per dare l`esempio e trainare questa squadra, e loro mi seguono. C`è uno spirito forte, giochiamo con un approccio positivo, e ci divertiamo persino a difendere. Giocare con Luka (Modric) è semplice; non capisco come faccia a correre per 90 minuti a 40 anni. Abbiamo tanta qualità, anche tra i giovani”. Ora si avvicina la “super sfida” da ex: “Sono felice di tornare allo Stadium. Siamo in testa, sarà una grande partita. Per me sarà emozionante; ho trascorso cinque anni lì e mi sono trovato molto bene. Ora sono al Milan e spero di vincere qui”. Per fugare ogni dubbio, Adrien ha rafforzato il suo messaggio ai suoi oltre 7 milioni di follower su Instagram: “Sono orgoglioso della mia squadra”, accompagnando le parole con due cuori, uno rosso e uno nero.