Ven. Ago 22nd, 2025

Reggi Esclusiva: Sinner, I Giocatori Devono Ribellarsi al Calendario Compresso

Raffaella Reggi, ex numero 13 del mondo e stimata commentatrice tecnica di Sky Sport, condivide le sue previsioni e un`analisi approfondita in vista degli imminenti US Open. Pur evitando pronostici azzardati, si aspetta un`evoluzione da parte di Sabalenka e auspica un`altra epica finale maschile tra Sinner e Alcaraz. Dopo le recenti finali di Paolini e Sinner a Cincinnati, il focus si sposta sull`ultimo Slam della stagione, dove la stessa Reggi trionfò nel doppio misto nel 1986 con Sergio Casal. Tanti i temi toccati: dal ritiro di Jannik alla gestione del calendario tennistico professionale.

Le sue sensazioni sulla finale di Cincinnati?

«Fin dal palleggio, ho avuto la netta impressione che Jannik fosse scarico, un`evidenza confermata dopo i primi due game. Purtroppo, Sinner è sceso in campo con la febbre; ha giocato per onore, pur non essendo al meglio. Comprendo la sua decisione, e la sua lucidità nel parlare al pubblico è stata apprezzabile. Giusto anche il ritiro dal doppio misto, speriamo si riprenda in fretta.»

Cosa pensa del nuovo formato del doppio misto?

«Sono a favore del formato tradizionale, basato sul ranking di doppio. Questo nuovo sistema, quasi un`esibizione, non mi convince e penalizza gli specialisti di alto livello. Inoltre, l`eccessiva compressione del calendario, con tornei da dodici giorni e finali dislocate in giorni insoliti (giovedì per Toronto, lunedì per Cincinnati), destabilizza il circuito. Capisco gli incassi maggiori, ma preferivo i vecchi Masters 1000.»

In che misura i giocatori sono responsabili di questa situazione?

«Indipendentemente dal ranking, i giocatori non possono ignorare l`andamento del circuito. Come ricordato da Paolo Bertolucci, nel 1973 scioperarono a Wimbledon per difendere i propri diritti. Se ci si lamenta senza agire, nulla cambierà. È fondamentale che i giocatori si uniscano e discutano, perché è giunto il momento di apportare modifiche significative.»

Questa situazione è anche frutto di un approccio più individualista tra i tennisti?

«Mi infastidisce dire `ai miei tempi`, ma è la realtà. Quando giocavo io c`era maggiore confronto e coesione nello spogliatoio. Oggi, pur essendoci stima reciproca, mancano quei rapporti fuori dal campo, forse a causa dei numerosi interessi economici in gioco che tendono a isolare gli atleti.»

Come arriverà Sinner agli US Open?

«Sarà cruciale osservare i primi due turni. Quella è la fase di adattamento ai campi, e solo allora si potrà capire il suo reale stato di forma. È importante vedere come affronterà quelle prime partite.»

E riguardo Lorenzo Musetti agli US Open?

«Ho commentato le sue partite in doppio e credo che dovrebbe giocare più spesso in questa specialità. Sul cemento, lo aiuterebbe a posizionarsi più avanti, essere più aggressivo e liberare i colpi. Ha il potenziale per essere competitivo su queste superfici, come dimostrato in doppio con Sonego, ma deve ancora convincersi mentalmente di poterlo fare.»

Paolini continua la sua crescita, nonostante alcune settimane difficili.

«La crescita di Jasmine non è affatto casuale, è il risultato di un lavoro straordinario con il suo coach Furlan. La sua performance dipende molto dalla condizione fisica; quest`anno ha risentito del poco riposo post-Billie Jean King Cup e di un problema al ginocchio. Se non è al massimo fisicamente, tutto il suo tennis, fatto di variazioni di ritmo e copertura del campo, ne risente. Inoltre, dividendo le energie tra singolo e doppio, in futuro potrebbe dover ridurre le presenze per preservarsi.»

By Matteo Rinaldi

Matteo Rinaldi vive a Verona e scrive di sport italiani con passione. Dalle partite di calcio alle corse ciclistiche, racconta ogni evento con uno stile vivace e vicino ai lettori.

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