Mer. Set 3rd, 2025

San Siro: Curve Silenziose, Atmosfera Muta per Inter e Milan

Il Meazza, seppur costantemente affollato, si trova in una situazione paradossale: le sue curve sono diventate `mute`. Questo scenario è la diretta conseguenza delle condanne inflitte ai leader storici degli ultras e del mancato rinnovo degli abbonamenti per un centinaio di sostenitori rossonerazzurri. L`articolo si interroga se esista una `terza via` tra il tifo violento e l`esperienza di uno `stadio salotto` privo di passione.

«Non male iniziare la stagione con un 2-0 in casa del Bari…». Questa battuta, pronunciata da un tifoso milanista all`uscita da San Siro il 17 agosto dopo una vittoria in Coppa Italia (e analogamente dopo la sconfitta casalinga con la Cremonese), descrive perfettamente l`atmosfera insolita che avvolge Milano, città da anni leader negli incassi da stadio. La situazione è surreale: le curve di Inter e Milan sono state `decapitate` a seguito delle condanne dei loro leader storici e della decisione congiunta di Procura, forze dell`ordine e Prefettura di negare il rinnovo dell`abbonamento a circa un centinaio di ultras, oltre ad altri colpiti da provvedimenti simili. Di conseguenza, Inter e Milan hanno avviato la stagione privi del supporto della frangia più calda del loro tifo, quella che solitamente trascina il resto dello stadio, ora pieno ma `passivo`.

Durante la partita di Serie A tra Inter e Torino allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, 25 agosto 2025.
Un momento della partita di Serie A tra Inter e Torino allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, 25 agosto 2025.

La Terza Via

Con il Meazza trasformato, almeno temporaneamente, in un `salotto`, Milano potrebbe porsi come precursore nella ricerca di un nuovo percorso per il calcio italiano. L`obiettivo è individuare una `terza via` che si distanzi sia dal tifo violento e criminale, sia da uno stadio completamente silenzioso, dove risuonano solo i cori degli ospiti. Sebbene le curve del Meazza siano comunque semi-piene, esiste una zona grigia tra solidarietà ultras e intimidazione, dove alcuni tifosi restano fuori o si astengono dal tifo per protestare contro l`allontanamento del nucleo più caldo. Si potrebbe obiettare che, pur senza questi 200, rimangono migliaia di tifosi nelle tribune capaci di accendere l`atmosfera. Tuttavia, modificare abitudini radicate non è affatto semplice.

L`Anomalia dell`Inter

Proprio in quest`estate, la prima senza l`obbligo di cedere un giocatore di spicco per equilibrare i conti, l`Inter si ritrova a `perdere` il suo dodicesimo uomo, il tifo. All`esordio contro il Torino, i gruppi organizzati della Curva Nord hanno dichiarato di rimanere fuori dal Meazza a tempo indeterminato, e il settore centrale non ha tifato. Ciononostante, l`andamento favorevole della partita ha permesso al resto dello stadio di intonare i cori più popolari e di schernire i rivali. L`esperimento ha avuto meno successo nella sconfitta contro l`Udinese, contribuendo a due sconfitte interne su tre partite di campionato per le squadre milanesi, prive del sostegno vocale. È evidente la necessità di individuare questa `terza via`. Il futuro è incerto, anche perché i club stessi non desiderano rinunciare alla parte sana e appassionata del tifo più caloroso. Negli ultimi anni, il Meazza ha visto un aumento significativo di spettatori stranieri, attratti anche dalla vivacità delle curve, con le loro coreografie imponenti, le `sciarpate`, le torce e i cori che hanno affascinato anche celebrità come Spike Lee e Kanye West. Sarà possibile adottare in Italia il modello americano, dove il calcio è quasi un sottofondo a negozi, bar, ristoranti, giochi e `kiss cam`? È difficile immaginarlo, così come pensare che Inter e Milan, pur avendo proprietà statunitensi, si affidino a specialisti per animare il pubblico delle tribune, come accade per esempio con Real Madrid e Barcellona.

Tifosi del Real Madrid in uno stadio
Tifosi del Real Madrid.

Il Modello Spagnolo

Gli altri maggiori campionati europei hanno già affrontato e debellato il tifo violento. Ma con quali conseguenze sull`atmosfera e sul `colore` dello stadio? Real Madrid e Barcellona, per esempio, hanno da tempo estromesso gli ultras e ingaggiato una `Grada de Animación`, un gruppo di circa 300-400 persone incaricate di intonare i cori. Questo avviene in un contesto in cui la vita del tifoso `comune` è complicata dall`aumento dei prezzi dei biglietti, e la presenza di spettatori stranieri è in crescita. Gli stadi sono pieni (anche se il Barcellona gioca nel `freddo` Montjuïc in attesa della fine dei lavori al Camp Nou), ma l`ambiente è più simile a un `salotto`. Al contrario, in club come Atletico Madrid, Siviglia e Osasuna, i gruppi organizzati permangono, seppur tra polemiche, e la violenza è quasi assente, relegata alle categorie inferiori.

Immagine generica di un gruppo di tifosi

La Soluzione Inglese

In Premier League, il fenomeno degli hooligans è stato estirpato grazie all`installazione di telecamere in tutti gli stadi che identificano i trasgressori e, soprattutto, alla certezza della pena. Gli stadi sono sempre pieni; non si vedono striscioni o fumogeni, ma il tifo resta caloroso, alimentato dalla passione autentica del pubblico. Non esistono, di fatto, veri e propri gruppi organizzati che dettano le modalità e i tempi del tifo. Oltre alle differenze culturali, un fattore cruciale – spesso problematico per l`Italia – è la presenza di impianti moderni, attivi sette giorni su sette, che durante le partite riescono a fondere le esigenze dei tifosi più tradizionalisti con quelle di chi cerca un`esperienza più vicina all`intrattenimento cinematografico. Il Tottenham Stadium, l`esempio più recente di modernità prima dell`apertura dello stadio dell`Everton, è un caso emblematico: i richiami e i ricordi di White Hart Lane sono onnipresenti, e la curva unica può ospitare fino a 17.000 tifosi, cercando di mantenere lo spirito originale. Tuttavia, sono le esperienze VIP a ogni livello a rendere l`impianto degli Spurs un modello di stadio moderno e multifunzionale: per ospitare un concerto di Beyoncé, è sufficiente premere un pulsante. L`artista statunitense ha incantato per due settimane a giugno, riempiendo lo stadio proprio come Vicario e i suoi compagni.

Immagine di uno stadio di calcio inglese moderno

Il Caso Francese

In Francia, il Paris Saint-Germain rappresenta un caso a sé. Dopo alcuni tragici eventi, l`ultimo dei quali nel 2010, le organizzazioni ultras furono sciolte – in particolare la Curva Auteuil (multietnica, a sinistra) e la Curva Boulogne (di estrema destra) erano in aperta faida, e alcune vittime erano legate a questi scontri. Lo scioglimento favorì anche la vendita del club all`emiro. Con l`avvento del Qatar, si è assistito a una graduale ripresa del tifo organizzato: nel 2016 la Curva Auteuil (tramite il Collectif Ultras Paris, CUP) è tornata ufficialmente, orchestrando il tifo in una finale di Champions, mentre agli interisti senza Curva restavano solo le bandierine sui seggiolini. Da quest`anno, il PSG ha autorizzato l`apertura di un settore ultras anche nella Curva Boulogne, con una `succursale` del CUP composta da circa 500 tifosi. Il PSG è anche tra gli stadi più remunerativi d`Europa, con incassi annui di 170 milioni (per soli 48.000 posti), grazie a strategie commerciali, offerte per skybox e aree VIP, e spazi dedicati alle famiglie (un intero settore vicino alla Curva Auteuil). Di recente, ha registrato il 166° sold-out consecutivo. Nel resto della Francia, il mondo ultras è strettamente sorvegliato, e i prefetti adottano misure severe, come il divieto di trasferte, in base alle rivalità e ai precedenti.

Immagine di tifosi del PSG

Il Modello Tedesco

In Germania, si opera una chiara distinzione tra ultras e hooligans (o criminali, se preferite). I primi godono di riconoscimento e rispetto; in molti casi, sono persino membri dei consigli di amministrazione dei club. Essi comunicano ai dirigenti le problematiche delle rispettive tifoserie e vengono ascoltati con attenzione, senza però ricevere agevolazioni nell`acquisto di merchandising o biglietti. I gruppi organizzati spesso manifestano dissenso – ad esempio, sono sostenitori di un calcio più tradizionalista e criticano i posticipi del lunedì sera, considerati estranei alla cultura calcistica tedesca – ma lo fanno in maniera pacata, privilegiando il dialogo. La situazione è diversa per gli hooligans, i quali non hanno spazio negli stadi e non intrattengono contatti con i club o i loro membri. Negli stadi tedeschi, oltre a un capillare sistema di telecamere per il controllo dei tifosi, negli anni è diventata prassi, su richiesta delle forze dell`ordine, che i tifosi stessi segnalino e denuncino, anche tramite riprese video, le persone coinvolte in atti di violenza. Gli hooligans, ormai in gran parte disconnessi dal calcio, organizzano incontri indipendentemente dagli eventi sportivi. Il rapporto tra curve e club non è formalmente regolamentato, ma negli stadi vige la stessa legge applicabile per strada. Tuttavia, è importante notare che in Germania gli stessi gruppi ultras, anche di club rinomati come Bayern Monaco e Borussia Dortmund, si impegnano attivamente contro le discriminazioni e ogni forma di violenza, a prescindere dalle proprie convinzioni politiche.

By Lorenzo Valli

Lorenzo Valli abita a Bologna e si dedica alle notizie sportive italiane. Specializzato in volley e automobilismo, sa unire dati e emozioni nei suoi articoli.

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