Ven. Ago 8th, 2025

Scariolo: “Il no dall’NBA e il gol di Rodri alla mia Inter: che batoste!”

Al prossimo Campionato Europeo, il CT Scariolo guiderà la sua Spagna contro gli Azzurri, elogiandone il talento e l`equilibrio. Successivamente, farà ritorno al Real Madrid dopo oltre due decenni.

Di Giulia Arturi, Giornalista
Sergio Scariolo, allenatore della Spagna
Sergio Scariolo, CT della Nazionale spagnola di basket.

Sergio Scariolo, tra i tecnici più affermati d`Europa, ha segnato un`epoca con la nazionale spagnola, caratterizzata da successi, stabilità e un`identità ben definita. L`Europeo di agosto segnerà la sua ultima apparizione come CT della Spagna, ma l`estate non sarà un addio al basket di alto livello: parallelamente, si sta preparando per riprendere le redini del Real Madrid dopo più di vent`anni. Nel girone di Cipro, la Spagna di Scariolo affronterà anche l`Italia. Il coach rivela che gli incontri con Pozzecco si trasformano regolarmente in lunghe conversazioni piene di scambi e risate, evidenziando la loro capacità di prendere le cose con leggerezza. Riconosce Pozzecco come un `veterano` e sottolinea che i consigli scaturiscono da un reciproco scambio di esperienze. Questa fase rappresenta la fine di un ciclo e l`inizio di una nuova avventura, ricca di potenziali sorprese. Il destino lo pone, come italiano, due volte sul cammino delle ambizioni italiane: una con la nazionale spagnola e l`altra con il Real Madrid in Eurolega.

Sergio Scariolo in azione
Sergio Scariolo a bordo campo durante una partita.

Con la Nazionale ha iniziato a vincere nel 2009 e non ha ancora smesso. Cosa ha permesso a generazioni differenti di campioni spagnoli di mantenere questa costanza di successi?

“Alla mia venuta, la squadra disponeva di notevole qualità tecnica, ma mancava di spirito competitivo e di ambizione. Successivamente, la generazione dei nati negli anni `80 (tra cui Pau Gasol, Navarro, Calderón) ha cominciato a convincersi che la vittoria fosse un obiettivo raggiungibile. Questo atteggiamento si è radicato e poi è stato tramandato, basandosi sulla costante capacità di sacrificare una parte di sé stessi per il bene collettivo. È una cultura che perdura nel tempo.”

Nell`ambito dell`Europeo, la sua Spagna affronterà l`Italia. Che tipo di girone di qualificazione si prospetta a Cipro?

“L`Italia presenta una composizione equilibrata tra giocatori esperti di alto calibro e promettenti giovani. Il girone si preannuncia arduo; è difficile persino immaginare chi potrebbe essere escluso dalla qualificazione, con la sola Grecia che appare irraggiungibile. Raggiungere la qualificazione per Riga sarà già un risultato notevole.”

A partire dalla prossima stagione, la sua presenza sarà sulla panchina del Real Madrid.

“È stata un`occasione perfetta, stimolante e irresistibile. Il Real Madrid è un club intriso di ambizione, storia e proiettato verso il futuro, con l`intenzione di ringiovanire la rosa mantenendo alta la competitività immediata. Per la prima volta nella mia carriera, avrò il compito di allenare una squadra con l`obiettivo potenziale di conquistare l`Eurolega, sebbene lo affermi con prudenza. Nonostante la presenza di formazioni avversarie con investimenti superiori, la nostra tradizione, l`ambizione e la mentalità vincente dei nostri giocatori ci spingono a voler raggiungere quel traguardo. Sono estremamente motivato.”

Sergio Scariolo pensieroso
Sergio Scariolo in un momento di riflessione.

Come si presenta la collaborazione con `Chacho` Rodríguez nel suo nuovo ruolo di direttore sportivo?

“Mi ha piacevolmente sorpreso. La dirigenza ha dimostrato perspicacia nel riconoscere il suo talento anche al di fuori del campo, dove appare già un veterano. In campo, `Chacho` possedeva una leadership eccezionale: non ha mai mostrato gelosia per il quintetto titolare e aveva un impatto immediato sulle partite e sui compagni, rendendo tutti partecipi e soddisfatti. Un vero modello.”

Al ritorno con il Real Madrid, ritroverà da avversarie Milano e Bologna, due sue ex squadre, dopo addii che non sono stati dei più tranquilli.

“Per mia indole, non nutro rancori. Naturalmente, ho la mia visione su come si sono svolte le vicende e su un modo leggermente differente di concepire professionalmente il mondo del basket. Dopo aver trascorso gran parte della mia carriera tra Spagna e NBA, ho capito di non rispecchiarmi pienamente in certe dinamiche. Ciò premesso, conservo numerosi bei ricordi, che tendono decisamente a prevalere anche sui periodi più complessi.”

Allenare in NBA: era per lei un sogno, un obiettivo concreto o semplicemente una possibilità?

“Ho iniziato a crederci realmente solo quando la rosa dei candidati per la panchina dei Raptors si era ridotta a due. Inizialmente, anche durante il primo colloquio, ero scettico sulla possibilità che potessero scegliere un europeo. Tuttavia, giunto a quel punto, mi sono detto: `Beh, ora siamo vicini, speriamo`. La notizia negativa mi fu comunicata appena dieci minuti dopo il gol del Manchester City contro la mia amata Inter nella finale di Champions League del 2023. Fu uno di quei giorni in cui sarebbe stato meglio non alzarsi dal letto,” aggiunge sorridendo.

Sergio Scariolo a bordo campo durante una partita
Sergio Scariolo a bordo campo.

Con Ettore Messina si è confrontato numerose volte sul campo. Esiste una rivalità tra voi?

“Certamente, quando ci si affronta, una certa dose di rivalità è inevitabile. Tuttavia, la percepisco più come un`amicizia, sebbene non sia di quelle in cui ci si sente quotidianamente. Il nostro percorso nel mondo del basket è cresciuto in parallelo, con esperienze diverse, ma Ettore è sempre stato per me un punto di riferimento costante.”

Cosa prenderebbe allo Scariolo ventinovenne che vinse lo scudetto al suo debutto a Pesaro? E, al contrario, quale insegnamento ha acquisito in questi anni di carriera?

“Solo l`età! Per quanto riguarda le lezioni, due in particolare: la prima è che non si tratta di impartire ordini, ma di esercitare influenza. Avere un impatto positivo è molto più significativo e duraturo che imporre qualcosa. La seconda lezione è che ascoltare è di gran lunga più importante che parlare. I giocatori offrono molte informazioni preziose: sui loro pensieri, sulle loro motivazioni e su come stabilire una relazione efficace con loro. Spesso, è decisamente meglio ascoltare attentamente che esprimersi.”

By Lorenzo Valli

Lorenzo Valli abita a Bologna e si dedica alle notizie sportive italiane. Specializzato in volley e automobilismo, sa unire dati e emozioni nei suoi articoli.

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