Il Masters 1000 di Shanghai ha messo in scena un duello che poco aveva a che fare con il tennis tradizionale. La sfida tra Taylor Fritz e Giovanni Mpetshi Perricard si è trasformata in un`ardua prova di resistenza contro il caldo soffocante e l`umidità elevatissima. Gli ultimi frangenti del secondo set sono stati emblematici di questa fatica estrema: Fritz, lo statunitense, si è piegato ripetutamente su se stesso, commettendo un doppio fallo per pura mancanza di energia, quasi al collasso.
Anche Perricard mostrava segni di profonda spossatezza, ma la sua resilienza si è rivelata superiore, permettendogli di chiudere l`incontro in due set con il punteggio di 6-4, 7-5. Il numero 4 del mondo è apparso completamente svuotato; anche avesse conquistato il secondo set, sarebbe stato quasi impossibile per lui affrontare il terzo. La sua maglietta era intrisa di sudore, il volto segnato dalla fatica: in campo sembrava uno spettro. La vittoria, la prima in carriera per il francese contro un top 10, è giunta non solo per merito della sua abilità tennistica, ma soprattutto grazie a una maggiore capacità di sopportare le condizioni climatiche estreme, benché anche lui fosse visibilmente provato.
Le criticità ambientali estreme a Shanghai
Il caso di Fritz non è isolato. Precedentemente, Holger Rune aveva superato Humbert con un doppio 6-4, ma anch`egli aveva manifestato un`evidente sofferenza per il calore, collassando sulla rete a fine partita. “Mi sono imposto di essere forte e concentrarmi solo sul gioco”, ha dichiarato Rune. I malori legati alle condizioni climatiche estreme a Shanghai sono ormai una serie preoccupante di eventi.
Perfino Jannik Sinner, pur avendo battuto agevolmente Altmaier al secondo turno, ha ammesso di aver faticato ad adattarsi. L`umidità, intensificata dalle piogge dei giorni scorsi, unitamente a una densa coltre di smog, ha raggiunto livelli critici, con temperature attorno ai 35 gradi. Molti atleti hanno espresso, più o meno apertamente, le loro riserve sulla sostenibilità di giocare in un simile contesto.
Hamad Medjedovic si è ritirato stremato dopo una partita surreale contro Rinderknech, unendosi alla lunga lista di coloro che hanno denunciato le difficoltà. “Come potete farci giocare in queste condizioni?”, aveva chiesto polemicamente al giudice di sedia. Marton Fucsovics ha allarmato tutti accasciandosi a terra e dichiarando al giudice: “Sto morendo”. Anche Terence Atmane è stato costretto al ritiro per malore, e di recente, Comesana ha richiesto assistenza medica durante il match contro Musetti. Questi episodi si stanno moltiplicando, sollevando un interrogativo fondamentale: ha ancora senso disputare tornei in simili circostanze?