Le analisi sulla finale degli US Open, vinta da Carlos Alcaraz in quattro set contro Jannik Sinner, continuano a distanza di giorni dall`incontro disputato sull`Arthur Ashe. L`elemento più evidenziato è stato il servizio dello spagnolo, notevolmente superiore a quello dell`italiano, ma diversi esperti hanno analizzato anche altri aspetti, dalla risposta all`atletismo. Anche Andy Roddick, ex numero uno al mondo, ha espresso la sua opinione sul match di Flushing Meadows nel suo podcast `Served`, esaminando la dinamica tra Sinner e Alcaraz. Secondo Roddick, Alcaraz è riuscito a mettere in difficoltà Jannik per una ragione specifica: avrebbe studiato un match in cui l`azzurro si era trovato in difficoltà, cercando di replicarne la strategia.
L`analisi di Roddick sulla finale Sinner-Alcaraz
`Considerando il modo in cui Alcaraz colpiva e variava il gioco,` ha affermato Andy Roddick, `si pensa che abbia studiato la partita di Sinner a Wimbledon contro Dimitrov, o che comunque quel match abbia influenzato la sua strategia. Carlos imprimeva molta potenza alla palla, ma usava anche uno slice corto alla Federer.` Roddick ha poi aggiunto: `Mi dispiace dirlo, ma la prima di servizio di Alcaraz sta diventando sempre più potente. Sta migliorando notevolmente alla battuta.` Infine, non è mancato un commento su Sinner: `È stato un anno incredibile per Jannik, in cui sono successe tante cose; non dimentichiamolo. Ciò che non dovrebbe mai essere messo in discussione è l`eleganza che dimostra costantemente anche quando perde. Dopo questa finale, ho un rispetto ancora maggiore per entrambi. Forse non percepiamo quanto siamo fortunati ad avere loro due che hanno rapidamente riempito il vuoto lasciato dai Big Three e da Serena Williams.`