Jannik Sinner ha replicato alle recenti dichiarazioni di Roger Federer, il quale aveva espresso critiche sull`omogeneizzazione delle velocità dei campi da tennis nei principali tornei. L`ex numero uno del mondo aveva suggerito che gli organizzatori fossero inclini a rallentare le superfici per favorire gli incontri finali tra talenti come Carlos Alcaraz e Sinner, indipendentemente dal tipo di campo.
Federer aveva spiegato che i direttori dei tornei potrebbero preferire avere Sinner e Alcaraz in finale, una dinamica che, a suo dire, “funziona per il tennis”. Tuttavia, il campione svizzero auspicava una maggiore variabilità, affermando che non c`è bisogno solo di campi veloci, ma si vorrebbe vedere Alcaraz o Sinner adattarsi a velocità estreme e poi giocare partite simili su campi ultra-lenti. Secondo Federer, i direttori avrebbero consentito una standardizzazione delle velocità della palla e del campo quasi identiche ogni settimana.
La pronta risposta di Sinner
Jannik Sinner ha prontamente fornito la sua prospettiva: “Viviamo già tre grandi transizioni: duro, terra battuta ed erba. È sempre stato così”, ha commentato l`atleta altoatesino. “I campi in cemento sono spesso molto simili, anche se a volte presentano alcune modifiche. Ad esempio, a Indian Wells la palla rimbalza di più, ma le condizioni generali sono abbastanza simili su tutti i campi. È una situazione che non è nuova e non so se ci sarà un cambiamento in futuro. Da parte mia, sono un giocatore che cerca di adattarsi al meglio possibile, e credo di riuscirci piuttosto bene”.