Mer. Lug 23rd, 2025

Trevisan e il racconto del suo calvario: “Faticavo a camminare”. Poi difende Sinner: “Chi lo critica non ha mai…”

Dopo un`assenza prolungata di otto mesi, Martina Trevisan è finalmente tornata a calcare i campi da tennis. La talentuosa giocatrice italiana, il cui ranking è sceso al 283° posto mondiale, sta ritrovando la giusta confidenza e il ritmo di gara dopo un periodo estremamente complesso e impegnativo. In un`intervista rilasciata a Fanpage, Trevisan ha ripercorso in dettaglio le tappe del suo difficile percorso di recupero e le sfide affrontate.

Trevisan rivela il calvario: “Non riuscivo a camminare, ho tentato ogni cura”

“Il problema al tallone mi impediva non solo di giocare,” ha confessato la tennista, “ma nei momenti più acuti persino di camminare normalmente. Ho sperimentato innumerevoli trattamenti e terapie, con l`obiettivo di scongiurare l`intervento chirurgico, sapendo che mi avrebbe costretta a un lungo stop. Alla fine, però, ho dovuto realizzare che era l`unica via percorribile. Mi sono così liberata di un enorme peso; gareggiare con un tale impedimento fisico è logorante anche a livello emotivo: non sapevi mai quanto dolore avresti provato durante la partita. Il rientro in campo è stato arduo, ma nulla in confronto a quanto vissuto nei mesi precedenti. Mi servirà ancora un po` di tempo per riacquistare piena fiducia nelle competizioni e riportare il mio fisico al massimo della condizione, poiché 248 giorni lontano dai match lasciano inevitabilmente il segno. Ho lavorato incessantemente in tutti questi mesi per poter tornare il prima possibile e, quando finalmente ci sono riuscita, mi sono sentita come se, dopo un lungo viaggio, fossi tornata a casa. Mi è mancata terribilmente l`atmosfera vibrante dei tornei: l`adrenalina, l`emozione, la sete di vittoria e la voglia di dare il massimo. Quella tensione positiva mi è mancata da morire.”

Martina Trevisan in difesa di Sinner: “Un vero spettacolo”

Riguardo a Jannik Sinner e alle critiche ricevute, Trevisan ha fermamente affermato: “Ho fatto il tifo per Jannik con tutta l`energia che avevo in corpo. È un ragazzo eccezionale ed è francamente impossibile non sostenerlo, per quel suo tennis così puro, affilato ed efficace che esprime in ogni incontro. Chi lo accusa di avere uno stile di gioco poco avvincente probabilmente non ha mai tenuto una racchetta in mano, perché osservare Sinner giocare, notando come riesca a rendere semplici anche le esecuzioni più complesse, è un vero piacere per gli occhi e per il cuore. E non lo dico solo da tifosa, ma anche da professionista che comprende come certi lungolinea di rovescio sfidino le leggi stesse della fisica. Dopo la sconfitta a Parigi, Jannik ha dimostrato una capacità di recupero e una resilienza che, a mio avviso, dovrebbero essere oggetto di studio non solo in ogni accademia di tennis, ma anzi, in ogni contesto educativo e scolastico.”

By Matteo Rinaldi

Matteo Rinaldi vive a Verona e scrive di sport italiani con passione. Dalle partite di calcio alle corse ciclistiche, racconta ogni evento con uno stile vivace e vicino ai lettori.

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