Come ha fatto Igor Tudor a rimettere Dušan Vlahović al centro del progetto Juventus? Questo è uno degli interrogativi più affascinanti dell`attuale stagione bianconera. Ma tra i suoi successi spicca anche la valorizzazione del giovane montenegrino Vasilije Adzic, anch`egli protagonista in campo. Entrambe le vicende sono notevoli, anche se il ritorno in forma del centravanti serbo attira naturalmente maggiore attenzione.

Cosa li lega: Un`affinità balcanica
Osservando attentamente i movimenti in panchina, è evidente il forte legame tra il tecnico di Spalato e i suoi giocatori di origine balcanica. Non bisogna sottovalutare il contributo dei collaboratori più stretti di Tudor, come il vice Ivan Javorčić e il preparatore dei portieri Tomislav Rogic. Questo staff, già unito dai tempi della Lazio e dalle comuni radici, ha saputo creare un`atmosfera propizia. La loro affinità si è rivelata cruciale per entrare in sintonia con Vlahović e Adzic, entrambi alle prese con un futuro incerto durante l`estate. Giorno dopo giorno, Tudor e il suo team hanno costruito un rapporto solido e vincente, facilitato anche dalla lingua comune, il serbo-croato, che storicamente ha unito le diverse etnie dell`ex Jugoslavia.


Il risveglio di Vlahović
Alla Continassa, fortunatamente, non si percepisce il “vento gelido dei Balcani”, eco delle tragiche guerre passate. In casa Juve, le figure slave collaborano e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Vlahović, in particolare, è tornato a esprimersi ai suoi massimi livelli, nonostante la situazione contrattuale ancora irrisolta e la scadenza che si avvicina. L`importanza che Tudor attribuiva al serbo era chiara fin dal pre-campionato, quando, alla vigilia della chiusura del mercato, dichiarò pubblicamente: “Ho espresso la mia opinione, spetta alla società decidere”. La dirigenza, per fortuna, ha ascoltato. Una situazione diversa rispetto a quella con Thiago Motta, il cui arrivo aveva rattristato non poco il bomber di Belgrado, dopo gli anni proficui con Massimiliano Allegri (tanto che si parlò di un suo possibile trasferimento al Milan al seguito di quest`ultimo).

L`influenza del tecnico sul futuro
Ripensando ai mesi precedenti, è facile comprendere come il raffreddamento del rapporto tra Dušan e la Juve fosse strettamente legato alla difficile intesa tra l`attaccante e il precedente tecnico. Sebbene sia prematuro affermare che il ritrovato feeling con Tudor possa risolvere completamente la questione contrattuale, è chiaro che la dirigenza bianconera non si arrenderà. Un Vlahović così motivato rappresenta una risorsa preziosa da non perdere. Certo, l`aspetto economico gioca un ruolo fondamentale, con il serbo che ha mantenuto alte le sue richieste, superando anche gli 8 milioni di euro dal Milan. E con il passare del tempo, il suo potere contrattuale non fa che aumentare.
La partita, dunque, è ancora aperta, ma il dialogo costruttivo intrapreso con Tudor e il suo staff può essere di grande aiuto per i vertici juventini. Nelle scorse settimane, Comolli e i suoi collaboratori avevano manifestato la volontà di proporre al suo entourage un rinnovo che includa una clausola di rescissione accessibile, intorno ai 35 milioni di euro. Finora, i fratelli Ristic, agenti di Dušan, non hanno dato segnali concreti. Tuttavia, le dinamiche possono cambiare rapidamente, specialmente quando arrivano tanti gol.

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