A 38 giorni da quello che sembrava la fine del calcio bresciano, nasce l`Union Brescia. Il nuovo progetto, frutto dello spostamento della FeralpiSalò nel capoluogo di provincia, è stato presentato nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, con grande entusiasmo e la promessa di un futuro ambizioso.
Le Prime Parole di Giuseppe Pasini: Un Impegno Inaspettato
Il patron del neonato club bresciano, Giuseppe Pasini, ha espresso le sue prime riflessioni, rivelando un impegno che non avrebbe mai anticipato. “Non avrei mai pensato di comprare il Brescia,” ha affermato, sottolineando come la responsabilità verso la città l`abbia spinto ad agire dopo gli eventi del 6 giugno. Pasini si augura che anche i più scettici si uniscano al progetto, pur riconoscendo di non poter accontentare tutti. La Serie C è descritta come “molto difficile,” e la consapevolezza che “vince uno solo” è ben presente. Tuttavia, a differenza dell`esperienza con la FeralpiSalò, Pasini evidenzia la presenza del “dodicesimo uomo in campo”: i tifosi di Brescia.
“La città è ferita, ma non voglio soffermarmi sul passato. Io dico solo che si chiude una porta e si apre un portone. Da questa ferita può uscire qualcosa di nuovo.”
Il progetto prevede un aumento di capitale per accogliere nuovi soci e sponsor, consolidando una base ampia e partecipativa. Riguardo al marchio, Pasini ha spiegato la complessità legata alle proprietà precedenti (Corioni e Cellino), con l`intenzione di acquisire quello di Corioni, distinguendolo dal titolo sportivo.
Pasini ha anche affrontato le voci di divisione tra i tifosi, in particolare l`idea che l`Union Brescia sia una “matricola della FeralpiSalò.” Ha minimizzato la portata di tale opposizione, mostrandosi fiducioso nell`unione della piazza.
L`Emotiva Visione del Sindaco Laura Castelletti
Grandi applausi hanno accolto il Sindaco Laura Castelletti, che ha condiviso la sua forte emozione per questo “nuovo inizio.”
“Il sei giugno, di fatto, per il calcio bresciano sembrava la fine. Oggi, dopo 38 giorni – tempo molto rapido e veloce – ci ritroviamo qui a salutare un nuovo inizio. È una cosa bellissima.”
Castelletti ha raccontato l`intervento dell`amministrazione comunale come “collante e ponte” quando il futuro del calcio bresciano era “appeso a un filo.” Ha ringraziato Pasini per aver mostrato “fatti e cuore” immediatamente, restituendo alla città non solo una squadra, ma “spirito e orgoglio.” Il Sindaco ha sottolineato che il progetto Union Brescia va oltre i 90 minuti al Rigamonti: è un impegno a lungo termine per la comunità, i giovani e per ritrovare quel senso di appartenenza che si era perso negli anni. Ha concluso chiedendo applausi per Pasini, gli imprenditori, gli sponsor e tutti i bresciani che hanno sostenuto questo percorso positivo.
L`Intervento dell`Assessore Alessandro Cantoni: Una Ripartenza Ambitiosa
L`assessore allo sport, Alessandro Cantoni, ha descritto la giornata come un momento che “segnerà la storia sportiva della nostra città.” Ha parlato di una “ripartenza vera, seria, ambiziosa, tutta bresciana,” evidenziando il rischio di perdere 114 anni di storia calcistica. Cantoni ha elogiato Giuseppe Pasini come la persona giusta, dotata di “forza, serietà e amore,” per guidare questa rinascita.
Giuseppe Pasini Approfondisce: L`Union dei Bresciani
Tornando al microfono, Pasini ha ribadito l`emozione provata per l`evento, frutto di una “sofferenza” ma anche di una nuova opportunità. Ha ringraziato il Sindaco Castelletti, la cui ospitalità ha innescato il tutto. Il nome “Union Brescia,” ha spiegato, deriva da motivazioni legali legate ai vecchi marchi, ma soprattutto riflette la sua visione: “Non voglio che sia il Brescia di Pasini. Dev`essere il Brescia dei bresciani.” L`obiettivo è unire imprenditori, professionisti, cittadini e tifosi per riscoprire il senso di appartenenza perduto, riportare le famiglie allo stadio e sviluppare un settore giovanile forte, evitando la fuga di talenti verso club vicini come Atalanta o Verona. Pasini ha enfatizzato il ruolo sociale del calcio.
Il presidente ha accennato alla transizione del logo e della maglia, definendola “di transizione” per evitare battaglie legali e in attesa di trattative per il marchio Corioni. Ha anche affermato che il progetto non è speculativo, ma guidato da persone serie che “si stanno giocando la loro faccia.”
Domande e Risposte: Dalla Sorpresa ai Progetti Futuri
Interrogato sulla sorpresa di diventare presidente del Brescia, Pasini ha risposto con schiettezza: “No. Non avrei mai pensato di comprare il Brescia.” Tuttavia, la delusione del 6 giugno e il senso di responsabilità lo hanno spinto a mettere a disposizione la sua esperienza quindicennale. Ha definito l`esperienza di gestione della FeralpiSalò una società “familiare,” mentre l`Union Brescia è ora “di una comunità,” una grande responsabilità.
Riguardo ai tanti sponsor che hanno aderito, Pasini si è detto sorpreso e si sente “garante” nei loro confronti, citando nomi come A2A, Bonera e DAC. Sulla governance futura, si attendono i risultati dell`aumento di capitale.
Affrontando la sfida della Serie C, che Brescia non vedeva da 40 anni, Pasini ha mantenuto un approccio realista. Nonostante la costruzione di “una buona squadra” con il direttore sportivo e il tecnico Aimo Diana, ha avvertito: “Non dico che vinceremo perché lo fa solo uno. Faremo bene: vincere è sempre difficile.”
Il Sindaco Castelletti ha poi chiarito che “non c`è altro sul tavolo” se non questo progetto, escludendo altre iniziative.
Infine, Pasini ha confermato che gli allenamenti si terranno a Salò, data l`ottima struttura e la mancanza di alternative immediate (il centro di Torbole è di proprietà Cellino). Ha riconosciuto i momenti difficili affrontati, ma ha ringraziato il supporto morale ricevuto dai suoi collaboratori e dalla fiducia dei soci Feralpi. Interrogato su ex giocatori del Brescia, ha menzionato l`acquisizione del promettente Fogliata (2004) e ha difeso la scelta di Bisoli di andare al Cesena per continuare la sua carriera in Serie B, definendo ingiustificate le critiche sociali mosse contro di lui.

