Louis van Gaal ha annunciato con sollievo di aver completamente superato il cancro alla prostata, una malattia che lo aveva colpito due anni fa. In un`intervista al programma televisivo olandese Humberto, l`ex stratega di club prestigiosi come Barcellona, Manchester United e Bayern Monaco ha dichiarato: “Non è più un problema. Mi sottopongo a controlli regolari ogni pochi mesi, ma è tutto sotto controllo. Sto recuperando pienamente la mia forma fisica”.
Il tecnico settantatreenne ha condiviso apertamente le fasi più critiche della sua battaglia contro la malattia, caratterizzate da ripetuti interventi chirurgici e disagi quotidiani. “Ho avuto problemi di incontinenza e sono dovuto ricorrere all`uso di pannoloni. Per me, che sono sempre stato una persona estremamente ordinata, è stato davvero devastante. Spesso apparivo in pubblico con pantaloni scuri per camuffare eventuali perdite. Non è stata affatto un`esperienza semplice”, ha raccontato con sincerità.
Nonostante le sfide personali affrontate, Van Gaal non ha escluso un potenziale ritorno nel mondo del calcio, ma ha precisato di non essere interessato ad allenare nuovamente squadre di club. “In questi due anni ho ricevuto diversi contatti, ma non ho più intenzione di lavorare quotidianamente. Il ruolo di commissario tecnico è diverso: l`impegno si limita a circa otto periodi all`anno”, ha spiegato.
Quando gli è stato chiesto se accetterebbe una nuova sfida sulla panchina di una nazionale, ha risposto con la sua inconfondibile ironia: “Chi ingaggerebbe un settantatreenne con un passato di cancro alla prostata? Forse Curaçao… ma seriamente, prenderei in considerazione un incarico solo per nazionali di alto livello come Inghilterra o Germania”. Un messaggio che non è passato inosservato per tecnici del calibro di Tuchel e Nagelsmann…