Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia ha segnato un punto importante a favore dei club milanesi, Milan e Inter, respingendo la richiesta di sospensiva urgente che mirava a bloccare la vendita dell`area di San Siro. Nonostante il cammino verso un nuovo stadio sia ancora irto di ostacoli, questa decisione rimuove un`immediata minaccia legale, permettendo ai piani di procedere. L`udienza definitiva è stata fissata per l`11 novembre, una data cruciale che cade strategicamente il giorno dopo l`ultima scadenza utile per il rogito.
Nonostante le continue sfide procedurali, il percorso per la vendita dell`area di San Siro a Milan e Inter sembra procedere senza intoppi immediati. Il TAR della Lombardia ha categoricamente respinto la richiesta di sospendere in via d`urgenza gli effetti della delibera del Comune di Milano riguardante la cessione dell`area. Questa istanza era stata presentata dall`Associazione Gruppo Verde San Siro e da oltre cento residenti del quartiere, i quali avevano aggiunto ulteriori motivi a un ricorso preesistente, con l`obiettivo di impedire l`abbattimento dello storico stadio Meazza.

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Motivazione della Sentenza
Il tribunale ha fissato l`udienza per l`11 novembre, una data strategicamente importante. È il giorno successivo a quello in cui scatterebbe il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello del Meazza; se lo stadio fosse ancora di proprietà pubblica, un tale vincolo ne impedirebbe la demolizione. Questa tempistica consente, invece, di completare l`atto di compravendita prima che il vincolo diventi effettivo, sebbene i tempi siano estremamente stretti. È risaputo che l`abbattimento dell`attuale impianto (con l`eccezione di una piccola porzione) è una delle condizioni irrinunciabili poste dai due club per la realizzazione del loro nuovo progetto.
Nella motivazione della sentenza, il TAR ha chiarito che “contrariamente a quanto dedotto nell`istanza di misura cautelare monocratica urgente… non è prospettabile un pregiudizio di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire di attendere l`esame della domanda cautelare in sede collegiale”. I giudici hanno inoltre aggiunto che “dall`imminente acquisizione di efficacia della deliberazione consiliare impugnata… e dalla possibile stipula del contratto di compravendita, non è configurabile un pregiudizio attuale rispetto agli specifici interessi di cui sono portatori i ricorrenti, i quali deducono di subire dei danni dalle trasformazioni urbanistico edilizie e dall`avvio di lavori che non sono di immediata attuazione.”
Contenuto della Richiesta dell`Associazione
La richiesta presentata dall`Associazione Gruppo Verde San Siro mirava a “sospendere, in via d’urgenza, gli effetti della delibera, in modo da evitare che, in attesa dell’udienza, sia stipulato il contratto di vendita delle aree”. L`associazione aveva evidenziato “numerosi motivi aggiuntivi” a sostegno della sua istanza, tra cui presunte “violazioni delle normative ambientali”.

