Sia Jannik Sinner che Iga Swiatek, noti per la loro riservatezza, avrebbero probabilmente preferito evitare il tradizionale ballo riservato ai vincitori di Wimbledon. Nonostante ciò, entrambi avrebbero accettato volentieri questo piccolo sacrificio pur di realizzare il sogno di conquistare il prestigioso titolo sull`erba londinese per la prima volta nella loro carriera. Il tennista azzurro ha avuto la meglio su Carlos Alcaraz in quattro set, mentre la giocatrice polacca ha dominato Amanda Anisimova nella finale femminile con un doppio 6-0. Oltre al successo a Wimbledon, i due campioni condividono un altro aspetto significativo: aver superato delle sospensioni legate al doping in passato, sebbene la loro completa innocenza sia stata successivamente dimostrata. Sinner fu fermato per tre mesi a causa della vicenda Clostebol, mentre Swiatek per un periodo più breve in relazione a un caso di melatonina contaminata. Un`ulteriore coincidenza lega i due al numero 100: la finale di Wimbledon ha rappresentato la 100ª vittoria in carriera in uno Slam per Swiatek e il 100º match disputato da Sinner nei tornei Major.
Le parole di Sinner sul caso doping
Proprio il tema delle passate vicende legate al doping è stato oggetto di una conversazione tra Sinner e Swiatek in occasione del ballo dei campioni. Jannik ha raccontato ai giornalisti di aver parlato con Iga di questa “spiacevole esperienza” che hanno condiviso. Citando le loro parole, ha detto: “`Io e Iga ne abbiamo parlato ieri, e in un certo senso abbiamo festeggiato ancora di più`”. Nonostante le polemiche sollevate da alcuni utenti sui social, tra cui l`australiano Nick Kyrgios, Sinner ha dichiarato di non essere preoccupato per eventuali danni d`immagine. Anzi, ha aggiunto che, sia per lui che per Iga Swiatek, aver superato quelle difficoltà in passato ha contribuito a “rendere ancora più speciali” i loro trionfi a Wimbledon.